Apertura positiva per le borse europee, in un contesto in cui gli investitori continuano a valutare l’outlook dell’economia tra l’elevata inflazione, una politica monetaria meno accomodante da parte delle banche centrali e la nuova sfida Covid in Cina.
A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,3% in area 26.700 punti. Sopra la parità anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
L’impatto delle pressioni sui prezzi, il conflitto tra Russia e Ucraina e i dubbi sulla crescita cinese, alle prese con la recrudescenza della pandemia, continuano ad appesantire il sentiment dei mercati.
La People’s Bank of China ha mantenuto invariati i tassi di riferimento per i prestiti alle imprese e alle famiglie, deludendo le attese di chi sperava in un taglio per sostenere un’economia frenata dai nuovi lockdown.
Negli Stati Uniti, invece, restano sotto pressione i Treasury in scia alle crescenti aspettative di una stretta monetaria aggressiva da parte della Fed. Charles Evans (Fed di Chicago) ha dichiarato che probabilmente i tassi supereranno il livello neutrale nella lotta all’inflazione.
Prosegue intanto la stagione delle trimestrali di Wall Street, che oggi vedrà la diffusione dei conti di Tesla. A mercati chiusi, invece, Netflix è crollata del 25% dopo aver evidenziato un calo del numero di abbonati per la prima volta in dieci anni.
Sul fronte macro, i prezzi alla produzione in Germania a marzo hanno accelerato oltre le attese, segnando un +30,9% su base annua e un +4,9% su base mensile dal +25,9% e dal +1,4% del mese precedente.
Sul Forex il biglietto verde perde terreno nei confronti delle altre valute dopo i recenti guadagni. Il cambio euro/dollaro risale oltre quota 1,08, mentre il dollaro/yen arretra a 128,7 con la moneta nipponica comunque tra i peggiori performer da inizio anno.
Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,1%) a 108,4 dollari e il Wti (+1,1%) a 103,1 dollari, dopo il calo delle scorte Usa evidenziato dal report settimanale Api.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,56%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Leonardo (+3,1%) e Banco Bpm (+1,8%), mentre arretrano Terna (-1,1%), Enel (-0,6%) ed Azimut (-0,5%).
Fonte MarketInsight