Sfuma presto il rimbalzo delle borse europee, mentre i futures di Wall Street preannunciano una partenza positiva dopo il pesante sell-off delle ultime sedute.
Il Ftse Mib di Milano è in calo dell’1% in area 21.700 punti, negativo come il Cac 40 di Parigi (-1%), il Dax di Francoforte (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%). Rialzi fra lo 0,5% e lo 0,8% per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq.
L’inflazione più elevata da circa quarant’anni sta costringendo la Fed e gran parte delle altre banche centrali a inasprire la politica monetaria per riportare sotto controllo i prezzi. Gli operatori temono tuttavia che la stretta delle banche centrali possa avere ripercussioni negative sulla crescita o spingere l’economia in recessione.
Nel frattempo, la recrudescenza del Covid in Cina e la guerra in Ucraina alimentano ulteriormente le tensioni sulla supply chain e le pressioni inflazionistiche, rendendo ancora più incerto l’outlook.
Domani sera i riflettori saranno puntati sulla banca centrale americana, che potrebbe persino annunciare un aumento dei tassi da 75 punti base per la prima volta dal 1994. Le proiezioni degli analisti prevedono un incremento complessivo del costo del denaro fino a 200 punti base nelle tre riunioni da qui a settembre.
Dall’agenda macro, si attendono i dati sui prezzi alla produzione americani, mentre in Germania l’indice Zew di giugno ha evidenziato un miglioramento da -34,3 a -28, sebbene la fiducia nell’economia resti debole.
Sul Forex il biglietto verde si indebolisce leggermente nei confronti delle altre valute, mantenendosi comunque sui massimi da vent’anni. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,044 e il dollaro/yen a 134,25.
Tra le materie prime, avanzano le quotazioni del petrolio con il Brent (+0,7%) a 123,2 dollari e il Wti (+0,7%) a 121,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sfiora i 240 punti base, con il rendimento del decennale italiano nuovamente in risalita al 4,04%. Assegnati Btp triennali per 2 miliardi, con rendimento al 3,04%, massimo dal luglio 2012.
Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib si muovono in controtendenza Saipem (+3,5%), Banca Mediolanum (+1,7%) e Unicredit (+0,8%) mentre arretrano Amplifon (-4,9%), Nexi (-3,4%) e Bper (-2,8%).
Fonte MarketInsight