Borse europee contrastate e futures di Wall Street ancora in ribasso dopo i cali della vigilia. Il Ftse Mib di Milano viaggia poco sopra la parità (+0,3%) in area 21.230 punti. Incerti il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%), mentre l’Ibex 35 di Madrid guadagna l’1%.
Variazioni negative intorno allo 0,5-0,6% per gli indici americani Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq, in un contesto appesantito anche dal rallentamento delle assunzioni annunciato da Apple.
Gli operatori continuano a monitorare le trimestrali per valutare lo stato di salute delle società e le eventuali prospettive di recessione, complici le persistenti pressioni sui prezzi e i possibili effetti sull’economia delle strette monetarie.
In Europa, l’attenzione è focalizzata sulla riunione di giovedì della Bce, che effettuerà il primo rialzo dei tassi di interesse dal 2011. Secondo le ultime stime, l’Eurotower potrebbe anche prendere in considerazione un ritocco da 50 punti base, il doppio rispetto all’aumento dello 0,25% già prezzato dai mercati. Dal meeting potrebbero giungere anche indicazioni sullo strumento anti-spread.
Con riferimento alla crisi energetica nel Vecchio Continente, Bruxelles si prepara a chiedere ai membri dell’Unione europea di tagliare i consumi di gas al fine di preservare le scorte per l’inverno. Secondo Citigroup, un’interruzione delle forniture dalla Russia potrebbe ridurre il Pil dell’eurozona di circa un punto percentuale e provocare un’ulteriore correzione dell’azionario europeo di circa il 10%.
Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,024, dopo i dati di giugno sull’inflazione dell’eurozona che confermano l’accelerazione all’8,6% annuo dall’8,1% di maggio. In aumento a 137,7 il cambio tra biglietto verde e yen.
Tra le materie prime, modesti ribassi per le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,6%) a 105,7 dollari e il Wti (-0,5%) a 98,9 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 202 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,28%, in attesa dell’intervento di domani alle Camere del premier Mario Draghi.
Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Saipem (+4,5%) e i bancari Unicredit (+3,8%), Bper (+2%) e Intesa Sanpaolo (+2%). In calo invece Stm (-1,9%), Tenaris (-1,5%), Fineco (-1,3%) e Ferrari (-1,2%).
Fonte MarketInsight