Mattinata contrastata per le borse europee, frenate anche dall’andamento sottotono dei futures di Wall Street, nell’ultima seduta di un novembre da record grazie ai progressi sui vaccini anti-Covid.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,4% in area 22.260 punti, negativo come l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%). Flat il Cac 40 di Parigi mentre scambiano sopra la parità il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
In ribasso i derivati su Dow Jones e S&P500, flat quello sul Nasdaq, dopo la chiusura anticipata di venerdì in territorio positivo.
I riscontri incoraggianti dei test sui candidati vaccini contro il coronavirus hanno sostenuto l’azionario nelle ultime settimane, alimentando le speranze per una rapida ripresa dell’economia nel 2021 e trainando l’indice globale MSCI World Index in rialzo del 13% nel mese di novembre. Goldman Sachs stima che, nei paesi più sviluppati, un vaccino sarà disponibile per larga parte della popolazione entro la metà dell’anno prossimo, guidando il rimbalzo.
A sostenere il rally sono stati soprattutto i settori più ciclici, maggiormente penalizzati dalla pandemia e con ampie prospettive di recupero, rispetto a tecnologici e titoli del comparto “stay-at-home” che hanno sovraperformato nei mesi precedenti.
In Europa, si tiene oggi la riunione in videoconferenza dei ministri finanziari dell’Eurozona per dare il via libera al Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), oltre all’introduzione anticipata, già dal 2022, dell’intervento finanziario di ultima istanza per la risoluzione delle banche (backstop).
Sul Forex l’euro/dollaro sale ancora a 1,198 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è poco mosso a quota 104.
In arrivo nel primo pomeriggio i dati sull’inflazione della Germania, mentre in Italia l’Istat ha stimato per novembre una flessione dello 0,1% su base mensile e dello 0,2% su base annua. L’indice armonizzato UE è stabile rispetto a ottobre e mostra un calo tendenziale dello 0,3%.
Tra le materie prime si muovono in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,8%) a 47,4 dollari e il Wti (-1,7%) a 44,8 dollari, mentre si apre la due giorni dell’Ope+ da cui si attendono novità su un eventuale accordo per l’estensione degli attuali tagli alla produzione anche nei primi mesi del 2021.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 118 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,59%.
Tornando a Piazza Affari, arretra Unicredit (-3,8%), in scia ai rumors su incertezze nella governance, nell’ambito del rinnovo del Cda che si terrà in aprile. Deboli anche Poste Italiane (-2,7%) e Saipem (-2,7%) mentre avanzano Pirelli (+3,1%) e Amplifon (+2,3%).
Fonte MarketInsight