Le borse europee perdono terreno nel finale e chiudono contrastate, complice il peggioramento degli indici americani, mentre si intensifica il sell-off sull’obbligazionario.
A Piazza il Ftse Mib archivia gli scambi in flessione dello 0,1% a 23.063 punti, debole come il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%), mentre chiude l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) termina in controtendenza.
A Wall Street arretrano Dow Jones (-0,6%), S&P 500 (-1,1%) e Nasdaq (-1,6%), con i tecnologici particolarmente colpiti dalla rotazione settoriale che favorisce i settori più colpiti dalla pandemia in vista della ripresa economica.
La prospettiva di nuovi stimoli fiscali, i progressi sui vaccini e le rassicurazioni della Fed sul mantenimento di una politica monetaria accomodante hanno infatti alimentato le aspettative per un recupero dell’economia più rapido delle attese.
Ipotesi rinvigorite anche dagli ultimi dati americani relativi alle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (in calo oltre le aspettative a 730 mila unità) e al Pil del quarto trimestre, rivisto a +4,1% (seconda lettura) dal 4,0% della prima stima. Meglio delle attese anche gli ordini di beni durevoli (+3,4%) a gennaio.
Torna dunque in primo piano il rialzo dei rendimento obbligazionario, con il Treasury a 10 anni sui massimi da un anno in area 1,47%. Nei giorni scorsi il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che il movimento è legato alle aspettative di miglioramento dell’economia e sarà transitorio, ma tra gli operatori restano vivi i timori legati ad un’inflazione fuori controllo.
Per quanto riguarda l’Italia, lo spread Btp-Bund si amplia a 102 punti base, con il rendimento del decennale italiano in ascesa di quasi 12 bp allo 0,8%.
Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,222 e il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza a 106,3. Tra le materie prime viaggiano in lieve rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 66,3 dollari e il Wti (+0,7%) a 63,7 dollari.
Tornando a Piazza Affari, focus di giornata sui petroliferi, con Tenaris (+13,7%) spinta dai risultati trimestrali superiori alle attese, mentre Saipem (-9,3%) arretra dopo i conti. In rialzo anche Diasorin (+3,7%) mentre scattano i realizzi su Telecom Italia (-2,8%) dopo gli acquisti di ieri.
Fonte MarketInsight
