Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo, mentre Wall Street procede positiva, con l’attenzione rivolta in particolare alle tensioni in Medio Oriente, alle banche centrali, conti societari e agenda macro.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.573 punti a +0,1%, in rialzo come Ftse 100 di Londra (+0,2%), il DAX di Francoforte (+0,5%) e il CAC 40 di Parigi (+0,6%), mentre chiude sotto la parità l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%).
Oltreoceano, intanto, lo S&P 500 guadagna lo 0,6%, il Nasdaq e Dow Jones lo 0,7%.
Gli investitori restano intenti a monitorare le news provenienti dal Medio Oriente, mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha detto al premier israeliano Benyamin Netanyahu, in un incontro a Tel Aviv, che intende proporre ai propri partner della coalizione anti-Isis in Iraq e Siria la costituzione di una coalizione internazionale e regionale per combattere Hamas e i gruppi terroristici.
Occhi inoltre sulla politica monetaria a livello globale alla ricerca di segnali su quando la Fed fermerà gli aumenti dei tassi d’interesse in presenza di un’economia resiliente come quella statunitense.
Il tutto mentre procede la stagione delle trimestrali in attesa soprattutto dei conti delle big tech Microsoft e Alphabet in uscita stasera. Domani sarà il turno di IBM e Meta, giovedì di Intel e Amazon.
Agenda macro odierna fitta con una serie di dati PMI. Tra questi, la stima preliminare per ottobre del Manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 43,0 punti, al di sotto delle attese (43,7 punti) e del dato di settembre (43,4 punti).
In Germania, lo stesso dato è stato pari a 40,7 punti, al di sopra della rilevazione finale di settembre (39,6 punti) e della stima degli analisti (40,1 punti).
Oltreoceano, invece, la lettura preliminare di ottobre dell’indice Pmi Manifatturiero si è attestata a 50 punti, superiore sia al consensus (49,5 punti) sia alla rilevazione finale di settembre (49,8 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,059 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 149,8. Tra le materie prime, giù le quotazioni del petrolio con il Brent (-2,5%) a 87,6 dollari e il Wti (-2,7%) a 83,3 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, chiudono in testa Moncler ed ERG (+2,1%), seguite de A2A (+2%) e Leonardo (+1,6%), mentre arretrano in particolare Bper (-2,6%), Nexi e Pirelli (-2%) e Banco Bpm (-1,9%).
Fonte MarketInsight