Borse europee in ordine sparso dopo l’euforia della seduta precedente innescata dalle notizie positive sul fronte del vaccino contro il Covid.
A Piazza Affari il Ftse Mib viaggia sostanzialmente invariato in area 20.750 punti. In rialzo il Ftse 100 di Londra (+1%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+2%), mentre arretra leggermente il Dax di Francoforte (-0,1%). Contrastati i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, con quest’ultimo in ribasso di oltre l’1%.
Dopo l’entusiasmo di ieri, diverse fonti hanno invitato alla cautela sul test di Pfizer, tra cui la Food and Drug Administration, secondo cui la società dovrà presentare i dati e attendere una revisione, due fasi che richiederanno ciascuna diverse settimane.
Nel frattempo, la Fda ha dato il via libera all’utilizzo negli Usa della terapia anti-Covid di Eli Lilly con anticorpi monoclonali, mentre i test sul vaccino della cinese Sinovac sono stati sospesi in Brasile a seguito di un “grave incidente”.
Il tutto mentre la pandemia continua a correre in Europa e negli Stati Uniti, con questi ultimi che hanno superato la soglia dei 10 milioni di casi e si avviano a registrare un record di ricoveri questa settimana. A ciò si aggiungono le preoccupazioni legate ad un minor pacchetto di stimoli fiscali negli Usa e la potenziale battaglia legale sull’esito delle elezioni presidenziali.
Dall’agenda macroeconomica è giunto il dato di novembre sull’indice tedesco ZEW. La fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è diminuita da 56,1 a 39,0 punti, al di sotto dei 44,3 punti attesi dagli analisti, mentre l’indicatore relativo alla situazione corrente si è attestato a -64,3 punti dai -59,5 punti del mese precedente (consensus -63,5 punti). In Italia la produzione industriale ha registrato a settembre un forte calo rispetto al mese precedente (-5,6%) e al settembre 2019 (-5,1%).
Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso in area 1,18 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si assesta a 105,4.
Tra le materie prime avanzano ancora le quotazioni del greggio con il Brent (+1,2%) a 42,9 dollari e il Wti (+1%) a 40,7 dollari dopo il rally della seduta precedente, mentre l’oro si attesta a 1.874 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund gravita in area 125 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,75%, nel secondo giorno del collocamento del Btp Futura, il titolo di Stato a otto anni destinato al retail che ieri ha debuttato con una raccolta ordini sopra quota 2,5 miliardi.
Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib spicca Leonardo (+8,4%) in scia alle ipotesi di quotazione di Drs da cui incasserebbe circa 1 miliardo, anche se la Società ha precisato che nessuna decisione formale è stata presa in merito. In spolvero anche Unicredit (+4,9%) e Atlantia (+4,3%) mentre le vendite colpiscono Diasorin (-4,7%) e Ferrari (-4,1%).
Fonte MarketInsight