Attesa partenza incerta per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulla situazione economica cinese, le banche centrali e l’agenda macroeconomica in un clima ancora appesantito dalle tensioni internazionali.
Chiusura ieri positiva a Wall Street con il Nasdaq a +0,9%, lo S&P500 a +0,7% e il Dow Jones a +0,6%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,6%, Shanghai viaggia a +0,5% e Hong Kong a +0,9%.
Il sentiment beneficia delle mosse del Governo cinese con il presidente Xi Jinping che, insieme al vice premier He Lifeng e altri funzionari governativi, hanno visitato la Banca centrale e la State Administration of Foreign Exchange a Pechino.
Il Parlamento cinese ha dato il via libera a un’emissione obbligazionaria da 1.000 miliardi di yuan (137 miliardi di dollari) e le risorse che ne deriveranno saranno utilizzate per la ricostruzione delle zone disastrate e il miglioramento delle infrastrutture.
Inoltre, la società di investimento statale Central Huijin ha annunciato l’acquisto di strumenti Etf negoziati in borsa, una mossa che in passato ha portato a forti rialzi.
Il leader di Hong Kong John Lee ha reso noto un piano per ridurre l’imposta sull’acquisto di case dal 15% al 7,5% per i non residenti e dimezzare quella per i residenti che acquistano una seconda casa.
Occhi anche sulla politica monetaria a livello globale alla ricerca di segnali su quando la Fed fermerà gli aumenti dei tassi d’interesse in presenza di un’economia resiliente come quella statunitense.
Procede intanto anche la stagione delle trimestrali all’indomani dei conti deludenti di Alphabet (-5,9% nell’after-hours) e i risultanti oltre le attese di Microsoft (+3,9% nell’after-hours). Oggi sarà il turno di IBM e Meta, domani di Intel e Amazon.
Sullo sfondo persistono le tensioni in Medio Oriente a seguito anche di un intervento del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che ha scatenato le reazioni di Israele e non solo. Guterres ha affermato che “è importante riconoscere anche che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla”, aggiungendo che “il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione”. Insorge l’ambasciatore di Israele all’Onu, Gilad Erdan che ne ha chiesto le dimissioni.
Dall’agenda macroeconomica, occhi stamane sull’IFO tedesco di ottobre e nel pomeriggio sulle richieste mutui MBA statunitensi.
Ad agosto il Leading Index (finale) giapponese si è attestato a 109,2 punti, al di sotto dei 109,5 punti del dato preliminare. A luglio il Leading Index (finale) si era fissato a 108,2 punti.
Tornando a Piazza Affari, da monitorare Italgas dopo i conti dei nove mesi 2023 con ricavi totali a 1.369,8 milioni (+26,0%) e un EBITDA a 910,5 milioni (+15,9%).
Fonte MarketInsight