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I mercati asiatici interrompono la corsa mentre aumenta la preoccupazione per i nuovi casi di coronavirus in tutto il mondo e con Wall Street debole dopo i recenti rialzi.
Gli Stati Uniti guardano con preoccupazione al forte aumento delle infezioni che è stato registrato nelle ultime 24 ore con oltre 60.000 casi. Il numero totale negli Usa è così salito a 3.220.000 e i decessi sono arrivati a 135.822.
In tutto il mondo i casi registrati hanno raggiunto i 12.393.692 con 557.495 morti.
In Asia gli analisti guardano ai dati macro provenienti dal Giappone con l’indice dei prezzi dei beni acquistati dalle aziende in recupero a 0,6%, meglio delle attese e del dato precedente.
Meglio del consensus, ma sempre negativo, il dato sui prezzi dei beni aziendali che si attesta a -1,6%.
Tra le materie prime flettono le quotazioni del greggio con il Brent a -1,06% a 41,9 dollari e il Wti a -1,62% a 38,98 dollari al barile.
Restano sui massimi invece i metalli prezioni con l’oro a 1.801 dollari l’oncia e l’argento a 19 dollari.
Sul forex il dollaro/yen è in lieve calo a 106,9 e l’euro/dollaro è stabile a 1,13. In lieve ripresa il cambio dollaro/yuan a 7,005.
Tornando ai listini azionari la Cina è in flessione con Shanghai a -1,5% e Shenzen a +0,1%. Più marcate le vendite ad Hong Kong a -2,2%.
In rosso anche il Giappone con il Nikkei a -0,8% e il Topix a -1,1%.
Il tutto dopo l’inversione di rotta di Wall Street dove si è salvato solo il Nasdaq a +0,63% mentre l’S&P500 ha ceduto lo 0,56% e il Dow Jones l’1,39%.
Fonte MarketInsight