Seduta incerta per i mercati asiatici mentre aumentano le preoccupazioni per il futuro di Hong Kong.
Il governo cinese ha infatti imposto all’ex colonia britannica la legge sulla sicurezza nazionale approvando giovedì il disegno di legge che consentirà a Pechino di sostituire il governo locale e di dare una stretta alle libertà civili.
Non si è fatta attendere la risposta della Casa Bianca arrivata tramite le parole di Mike Pompeo secondo cui Hong Kong non è più una realtà autonoma e che Pechino si è così esposta alle sanzioni americane.
Una condanna alla nuova legge è arrivata anche dal Regno Unito, dall’Australia e dal Canada.
Ad inasprire le tensioni tra Usa e Cina anche le accuse di Trump sulla gestione della pandemia di Covid-19 da parte delle autorità cinese.
Secondo il presidente americano infatti Pechino avrebbe contribuito, “con le sue bugie”, alla diffusione su scala mondiale del virus.
Le preoccupazioni di uno scontro sempre più acceso tra le due superpotenze pesano anche sulle quotazioni del greggio con il Brent a -0,99% a 34,94 dollari al barile e il Wti a -1,57% a 33,18 dollari.
Tornando all’azionario viaggiano gli indici cinesi ignorano le tensioni con gli Usa con Shanghai a +0,2% e Shenzen a +0,9%. In rosso invece Hong Kong a -0,4%.
Viaggiano poco distanti dalla parità gli indici giapponesi con il Nikkei a +0,1% e il Topix a -0,4%.
Il tutto dopo che ieri sera Wall Street ha ritracciato dai recenti rialzi con il Dow Jones a -0,58%, il Nasdaq a -0,46% e l’S&P500 a -0,21%.
Fonte MarketInsight