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Seduta contrastata per i mercati asiatici con la Cina che ritraccia in scia alle tensioni con gli Usa su Hong Kong e con il Giappone che scatta sulle speranze di un vaccino per il Covid-19.
Il presidente americano Donald Trump ha firmato ieri un disegno di legge che penalizzerebbe le banche che intrattengono rapporti commerciali con funzionari cinesi in risposta all’applicazione della nuova legge sulla sicurezza ad Hong Kong.
La contromossa cinese non si è fatta attendere e Pechino ieri ha dichiarato che imporrà sanzioni ai cittadini e alle aziende americane.
In Giappone invece il sentiment resta positivo e gli indici toccano i massimi da 5 settimane, sostenuto dalle notizie sulla ricerca di un vaccino per il coronavirus che arrivano sia dagli Stati Uniti sia dalla Russia.
Aggiornamenti che hanno spinto anche i listini americani dopo una partenza debole su cui hanno pesato le trimestrali di Citigroup e JP Morgan.
Tra le materie prime tornano a salire le quotazioni del greggio con il Brent a +0,44% a 43,09 dollari e il Wti a +0,45% a 40,47 dollari al barile.
Continuano la corsa sui massimi i metalli prezioni con l’oro a 1.807 dollari l’oncia e l’argento a 19,5 dollari.
Sul forex l’euro/dollaro sale a 1,14, il dollaro/yen a 107,24 e il cambio tra il biglietto verde e lo yuan cinese è in lieve calo a 6,99.
Tornando all’azionario in Cina Shanghai perde lo 0,3% e Shenzen lo 0,4%. Sulla parità Hong Kong a +0,1%.
Seduta positiva invece per il Giappone con il Nikkei e il Topix entrambi a +1,6%.
Il tutto dopo l’ennesimo rally di Wall Street in scia all’ottimismo su un vaccino per il Covid-19 con il Dow Jones che domina la seduta e chiude a +2,13%, l’S&P500 a +1,34% e il Nasdaq a +0,94%.
Fonte MarketInsight