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Seduta contrastata per i mercati asiatici con i listini cinesi che inseguono Wall Street mentre Hong Kong e Giappone viaggiano sotto la parità.
A pesare sul paese del Sol Levante gli ultimi dati macro con la rilevazione annuale dei consumi delle famiglie di maggio crollati del 16,2% rispetto al -12,2% atteso dagli analisti e al -11,1% della rilevazione precedente.
Negativa anche la seduta di Hong Kong che rifiata dopo il rally di ieri. Gli analisti stanno ancora valutando gli impatti della nuova legge sulla sicurezza nazionale che ha minato l’autonomia della regione e che è stata apertamente condannata da Stati Uniti, Inghilterra ed Europa.
Non si ferma invece la corsa dei listini cinesi che si apprestano a chiudere il sesto giorno di acquisti con un balzo dei volumi sulla borsa di Shanghai a 42,75 miliardi di azioni scambiate rispetto alla media dell’ultimo mese di 25,45 miliardi.
Oltreoceano ieri hanno riaperto i listini americani dopo la pausa di venerdì con il Nasdaq protagonista e con Tesla che ha chiuso in rally a +13,5% superando i 1.300 dollari e con Amzon a +5,8% che raggiunge i 3.000 dollari ad azione.
Tra le materie prime ritracciano le quotazioni del greggio con il Brent a -0,67% a 42,81 dollari e il Wti a -0,71% a 40,34 dollari.
Sul forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,131 e il dollaro/yen è in lieve recupero a 107,46.
Tornando ai listini asiatici in Cina Shanghai guadagna l’1,5% e Shenzen il 3%. In flessione invece Hong Kong a -0,5%.
Debole anche la seduta giapponese con il Nikkei a -0,6% e il Topix sempre a -0,6% dopo dati macro sotto le attese.
Il tutto dopo l’ennesima seduta di acquisti a Wall Street con l’S&P500 a +1,59%, il Dow Jones a +1,78% e il Nasdaq a +2,21%.
Fonte MarketInsight