Seduta complessivamente senza andamento univoco per i listini asiatici, in un contesto che continua ad essere minato dai timori di recessione. Le preoccupazioni riguardanti le prospettive economiche sono state alimentate nelle ultime ore anche dall’intenzione di Apple di ridurre le assunzioni e le spese.
In Asia, il Giappone riapre le contrattazioni in positivo dopo essere stato chiuso per festività. Performance negativa per i titoli tecnologici di Hong Kong. In lieve rialzo invece la Cina, nonostante l’aumento dei contagi e intensificarsi delle problematiche nel settore immobiliare. Nomura ha segnalato che 41 città cinesi stanno attualmente implementando delle restrizioni per controllare i focolai.
Gli update in arrivo dal mondo aziendale permetteranno di comprendere nel migliore dei modi l’evoluzione dell’economia e calibrare il rischio di recessione. Gli operatori si interrogano ora sulla forza della miniripresa osservata a giugno che potrebbe rappresentare solamente una breve tregua all’interno di un mercato ribassista.
In mattinata, focus sulla lettura dell’inflazione di giugno nell’Eurozona.
Sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,0154 mentre il dollaro/yen scende a 137,94. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent a 106,30 dollari (+0,0%) e il Wti a 99,38 dollari al barile (+0,0%). Oro in lieve calo a 1.706,30 dollari l’oncia (-0,2%).
Tornando ai listini asiatici, in Cina, Shanghai e Shenzhen segnano entrambe +0,1%. Hong Kong a -0,7%.
Giappone in rialzo con Nikkei a +0,6% e Topix a +0,5%.
Il tutto dopo che venerdì a Wall Street il Dow Jones ha ceduto lo 0,7%, lo S&P500 a -0,8% e Nasdaq a -0,8%.
Fonte MarketInsight