Seconda seduta consecutiva di acquisti per i mercati asiatici in scia ai guadagni di Wall Street che ignora le tensioni con la Cina e le proteste che dilagano in tutto il paese.
La Casa Bianca ha infatti minacciato più volte nel corso della scorsa settimana la superpotenza asiatica dopo l’approvazione della legge sulla sicurezza a Hong Kong.
Per rispondere alle accuse il governo di Pechino sarebbe pronto a sospendere gli acquisti di prodotti agroalimentari importati dagli Stati Uniti, rischiando di compromettere l’accordo commerciale raggiunto a inizio anno.
Nel frattempo negli Stati Uniti aumentano le tensioni generate dall’uccisione di George Floyd, cittadino afroamericano, durante un fermo di polizia.
Le forze dell’ordine stanno usando il pugno di ferro contro i manifestanti per fermare le frange violente anche se spesso a pagarne le conseguenze sono i gruppi che protestano pacificamente.
Il presidente americano non è riuscito a spegnere le tensioni ma al contrario ha gettato benzina sul fuoco minacciando l’intervento dell’esercito.
Gli operatori sembrano però ignorare tutto questo e guardano con ottimismo alle riaperture delle attività commerciali in tutto il mondo dopo il lockdown imposto dai governi per contrastare la pandemia di Covid-19.
Notizie positive per i mercati arrivano anche dalle banche centrali con la Bce pronta ad approvare un altro pacchetto di stimoli da 500 miliardi di euro mentre oltreoceano si aspetta il Job Report che verrà pubblicato venerdì.
L’ottimismo sostiene anche le quotazioni del greggio con il Brent che guadagna l’1,26% a 40,07 dollari e il Wti il 2,06% a 37,57 dollari.
Cosi gli indici cinesi viaggiano sopra la parità con Shanghai a +0,5% e Shenzen a +0,7%. Più decisi gli acquisti a Hong Kong a +1,3%.
Positiva anche la seduta della borsa giapponese con il Nikkei a +1,1% e il Topix a +0,5%.
Il tutto dopo i guadagni di Wall Street con il Dow Jones a +1,05%, l’S&P500 a +0,82% e il Nasdaq a +0,59%.
Fonte MarketInsight