
Mattinata tonica per le borse europee, in linea con l’andamento positivo dei futures di Wall Street, grazie ai segnali di ripartenza delle attività economiche in diversi Paesi.
In rialzo il Dax di Francoforte (+2,8%), il Ftse 100 di Londra (+2,2%), il Cac 40 di Parigi (+2,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,7%), più arretrato il Ftse Mib (+1,3% a 17.080 punti) a causa dallo stacco dividendi di nove big cap che ha determinato in avvio un impatto negativo dello 0,86%.
In progresso di oltre l’1% anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo la chiusura in recupero di venerdì.
Gli operatori hanno momentaneamente accantonato i timori legati alla recessione e alle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina, nonostante le ultime mosse dell’amministrazione Trump contro Huawei.
Ieri il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha avvertito che i tempi per la ripresa potrebbero prolungarsi per tutto il 2021 e molto dipenderà dall’esistenza di un vaccino. In ogni caso, Powell ha ribadito che l’istituto ha ancora molte munizioni a disposizione per sostenere l’economia.
Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso in area 1,08 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 107,3. Da segnalare i dati migliori delle attese sul Pil nipponico del primo trimestre, comunque in calo del 3,4%.
In Europa, nel pomeriggio si terrà un colloquio fra Emmanuel Macron e Angela Merkel, che successivamente presenteranno un’iniziativa franco-tedesca per fronteggiare la crisi del coronavirus.
Tra le materie prime l’oro resta in prossimità dei massimi dal 2012 in area 1.762 dollari l’oncia, mentre prosegue il rialzo delle quotazioni del greggio con il Brent (+5%) a 34,1 dollari e il Wti (+6%) a 31,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 233 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,79% mentre si registra un boom di ordini per il Btp Italia destinato a finanziare i provvedimenti del Governo per l’emergenza Covid-19.
Tornando a Piazza Affari, giornata di stacco della cedola per A2A, Anima, Azimut, Buzzi Unicem, Eni, Generali, Italgas, Prysmian, Recordati, Saipem. In evidenza Unipol (+5,3%), Prysmian (+4,4%) e Fca (+4,3%) che ha confermato la discussione per un prestito da 6,3 miliardi assistito da garanzia statale.
Si segnala infine che, alla luce della progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato, la Consob ha deciso di sospendere il divieto temporaneo all’assunzione di nuove posizioni nette corte e all’incremento delle posizioni nette corte esistenti.
Fonte MarketInsight