La Consob si starebbe preparando a prendere una posizione sul rinnovo del cda di Generali, fissato nella primavera del 2022.
L’indiscrezione viene riportata da Il Sole 24 Ore, secondo cui si tratterebbe di una risposta a un’iniziativa assunta nei giorni scorsi da una società del gruppo Caltagirone, uno degli soci che insieme a Delfin e Fondazione Crt ha costituito un patto di consultazione finora contrapposto alla linea di Mediobanca sul rinnovo del board.
Uno dei quesiti posti alla Consob riguarda il fatto se considerare legittimo il percorso in base al quale un board in scadenza propone una lista per un nuovo cda, aggiunge il quotidiano.
Un’altro quesito fa riferimento al fatto se è giudicato legittimo l’utilizzo del prestito titoli finalizzato al voto in assemblea per la lista in occasione del rinnovo del board.
Mediobanca nei giorni scorsi ha effettuato un’operazione di prestito titoli su una quota pari al 4,42% del capitale di Generali, che le permetterebbe di votare in assemblea per una percentuale pari al 17,2% del capitale.
Un altro chiarimento richiesto farebbe riferimento alla composizione del board nel momento in cui venisse ritenuta legittima la presentazione di una lista da parte del cda uscente.
Secondo quanto riferisce il giornale, la questione non sarebbe ancora stata discussa dal collegio della Consob, che dovrà esprimere il pronunciamento definitivo.
Secondo MF, la compagnia triestina sta studiando di affidare la presidenza a una donna. Per le candidature ci vorrà ancora qualche mese ma tra gli stakeholder hanno iniziato a circolare diverse idee fra cui quella che per la compagnia sia tempo di avere un presidente donna, aggiunge il giornale.
Secondo il quotidiano, il ruolo della presidenza, oltre a quello del direttore generale, che potrebbero consentire un ribilanciamento dei pesi.
Fonte MarketInsight