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Il cda Generali ha preso atto della decisione del presidente Gabriele Galateri di Genola di non candidarsi per il prossimo rinnovo del board.
Il cda ha espresso apprezzamento per la sua decisione che riflette l’intenzione del consiglio stesso di individuare un Presidente che possieda tutti i requisiti di indipendenza indicati dal codice italiano di Corporate Governance.
Nel frattempo, secondo quanto riporta Radiocor il board ha definito la “short list” per il rinnovo dell’organo amministrativo, all’ordine del giorno dell’assemblea del prossimo 29 aprile.
Nello specifico, si tratta di una lista preliminare, composta tra 15 e 20 candidati, che hanno concesso la propria disponibilità a far parte del prossimo cda della compagnia triestina.
Tra i nomi ciso l’attuale Ceo Philippe Donnet anche il vice presidente Clemente Rebecchini, Lorenzo Peliccioli, Antonella Mei-Pochtler e Diva Moriani. Per quanto riguarda le altre candidature, esse saranno un mix di continuità e discontinuità, tenendo anche conto dei profili di competenze e conoscenze che saranno espressi anche dall’imminente parere di orientamento del board. Dovrebbero essere scelti almeno altri otto nominativi, secondo quanto si apprende da Il Sole 24 Ore. Al momento non è ancora chiaro chi subentrerà a Galateri nella presidenza.
Secondo MF, il nuovo presidente indicato dal board uscente dovrebbe venire dall’esterno e non essere quindi tra i consiglieri che saranno ricandidati nella lista per il rinnovo del cda.
Il passaggio successivo riguardo alla lista del cda riguarderà l’ulteriore scrematura, che sarà effettuata con il supporto dei consulenti sulla governance, per arrivare poi a una proposta finale. Entro metà marzo la lista finale dovrebbe essere pronta.
La riunione di ieri aveva all’ordine del giorno anche la possibile integrazione del cda dopo le dimissioni, avvenute a gennaio di Francesco Gaetano Caltagirone, Romolo Bardin e Sabrina Pucci, ma alla fine non si è proceduto in tal senso.
Su tale punto, come sul parere di orientamento per la formazione del nuovo board (in sostanza un documento in cui i consiglieri valutano l’attività degli ultimi tre anni e le caratteristiche che dovrebbe avere il nuovo organo di governo), bisognerà tuttavia aggiornarsi a settimana prossima (22-23 febbraio), secondo quanto riferisce Radiocor.
Fonte MarketInsight