Eni e Sonatrach hanno annunciato una importante scoperta ad olio e gas associato nella concessione Zemlet el Arbi, nel bacino del Berkine Nord nel deserto algerino. La concessione è operata dalla Joint Venture tra Eni (49%) e Sonatrach (51%). Le stime preliminari per le risorse di questa nuova scoperta ammontano a circa 140 milioni di barili di olio in posto.
Il pozzo esplorativo che ha portato alla scoperta è stato perforato sul prospetto esplorativo HDLE, localizzato a 15 km dal centro di trattamento di Bir Rebaa Nord (BRN). HDLE-1 ha scoperto olio leggero nei livelli arenacei Triassici della formazione Tagi incontrando 26 metri di spessore netto mineralizzato con eccellenti proprietà petrofisiche.
Durante il test di produzione il pozzo ha erogato 7000 barili/giorno di olio e 140.000 metri cubi/giorno di gas associato. Il pozzo HDLE-1 è il primo pozzo della nuova campagna esplorativa che prevede la perforazione di 5 pozzi nelle concessioni del Berkine Nord.
La scoperta sarà oggetto di un programma di delineazione accelerato che prevede la perforazione di un secondo pozzo, HDLE-2, a partire da aprile 2022 per testare il potenziale addizionale della struttura che si estende anche nella concessione adiacente di Sif Fatima 2, anch’essa operata da Eni (50%) in JV con Sonatrach (50%).
Parallelamente alla fase di delineazione, Sonatrach e Eni avvieranno gli studi e le analisi per accelerare la fase di produzione, tramite uno sviluppo fast-track con avvio previsto nel terzo trimestre del 2022.
Con questa scoperta Eni e Sonatrach continuano a perseguire con successo la loro strategia di esplorazione near field e infrastructure-led, consentendo una rapida valorizzazione di queste risorse.
Eni è presente in Algeria dal 1981 dove è operatore di diversi permessi minerari. Con una produzione equity di 95.000 barili di olio equivalente al giorno, Eni si attesta come la più importante compagnia internazionale che opera nel paese.
Fonte MarketInsight