Il Cda di Atlantia ha deliberato di convocare il 31 maggio 2021 l’assemblea degli azionisti della società, in sede ordinaria, in unica convocazione, per l’esame dell’offerta vincolante per l’acquisto dell’intera partecipazione dell’88,06% del capitale detenuta da Atlantia in Autostrade per l’Italia presentata, da ultimo, in data 29 aprile 2021 dal consorzio formato da CDP Equity, The Blackstone Group International Partners e Macquarie European Infrastructure Fund.
Sebbene l’offerta del consorzio confermi il prezzo di 9,1 miliardi per il 100% del capitale di ASPI già indicato nella prima offerta vincolante del 24 febbraio 2021, essa contiene alcuni miglioramenti tra cui, sotto il profilo economico, la riduzione degli indennizzi richiesti dal Consorzio a fronte di alcuni contenziosi oggetto di special indemnities, (il cui cap complessivo è sceso da 1.510 milioni a 871 milioni) oltre a una puntuale condivisione della gestione degli stessi, nonché il riconoscimento di una ticking fee pari al 2% annuo sul prezzo dal 1° gennaio 2021 alla data del closing dell’operazione.
In tal modo, assumendo il perfezionamento dell’operazione tra la fine del 2021 e il mese di marzo 2022 (termine ultimo per il closing), la valorizzazione attribuita dal Consorzio ad ASPI si incrementa sino a circa 9,3 miliardi.
L’offerta inoltre prevede, come componente aggiuntiva di prezzo, un earn-out collegato al possibile recupero delle perdite di ricavi a causa della riduzione di traffico derivante dalla pandemia COVID19, allo stato ancora eventuale.
Tale recupero, espressamente previsto nel nuovo Piano Economico Finanziario (PEF) e da attribuire all’intero settore autostradale – qualora effettivamente riconosciuto – incrementerebbe ulteriormente l’Offerta.
Fonte MarketInsight