I forti rialzi delle ultime due sedute (compresa quella odierna) hanno consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo che offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione di allontanarsi con decisione sia dal supporto statico posto a 14,86 euro, sia dalla trendline ascendente tracciata sul bottom del 19 marzo 2020 a 8,50 euro. Il movimento in esame ha anche permesso ai corsi delle azioni Nexi di lasciarsi alle spalle le principali medie mobili (a 200, a 100 e a 50 sedute), ristabilendo così un quadro grafico neutrale in un’ottica di medio e di breve termine.
Ai livelli attuali, un nuovo segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Paolo Bertoluzzo potrebbe arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 16,24 euro, in quanto al di sopra di questo livello si potrebbe ipotizzare una vigorosa ripresa del trend rialzista di lungo periodo, con la successiva barriera da monitorare individuabile a 16,725 euro. Nel caso poi di breakout di questo livello, i corsi delle azioni Nexi potrebbero mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 17,32 euro, al di sopra del quale il successivo target è 17,80 euro.
Lo scenario positivo appena delineato per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese, al contrario, potrebbe essere messo a rischio dal cedimento di un primo supporto statico, ma anche dinamico (media mobile a 200 sedute) posizionato a 15,44 euro, in quanto in questo caso si potrebbe prevedere una discesa fino al sopracitato supporto statico, ma anche dinamico, individuabile a 14,855 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello, implicando il deterioramento del quadro grafico di lungo periodo (a neutrale dal precedente rialzista) potrebbe poi indirizzare i corsi delle azioni Nexi verso i due obiettivi individuabili rispettivamente a 14,46 euro, il primo, e a 14,20 euro, il secondo.
La performance da inizio anno dei titoli Nexi è -2,1% (+32% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 14 analisti rilevati da Bloomberg è 18,63 euro, con un potenziale ribassista del 16,4 per cento.
Quotazione di riferimento: 16 euro
+11,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 17,80 euro;
+8,3 % è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 17,32 euro;
+4,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 16,725 euro;
+1,5% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 16,24 euro;
-3,5% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 15,44 euro;
-7,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 14,855 euro;
-9,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 14,46 euro;
-11,3% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 14,20 euro.
Fonte MarketInsight
