I risultati dell’esercizio 2020 del Gruppo AMM evidenziano la resilienza e la flessibilità del modello di business, che ha permesso di affrontare in maniera tempestiva ed efficace il difficile contesto generato dalla pandemia, mantenendo una situazione patrimoniale solida. Dopo un primo semestre condizionato dalla chiusura totale delle attività e dalla ridotta mobilità delle persone, la seconda metà dell’anno è stata caratterizzata da una forte ripresa sia in termini di ricavi sia di volumi e il Gruppo ha persino incrementato i valori rispetto al medesimo periodo del 2019.
Entrando nei dettagli, i ricavi consolidati risultano in aumento del 5% su base annua a 13,6 milioni. L’incremento è stato generato totalmente nel secondo semestre e deriva da maggiori volumi di SMS venduti, oltre all’aumento di quote di mercato avvenuto tramite l’acquisizione di nuovi clienti.
L’Ebitda, pari a 1,9 milioni, riporta una contrazione dell’11%. Tale peggioramento è direttamente proporzionale all’aumento dei costi per l’acquisto di SMS e consulenze professionali, nonché alla partecipazione ai ricavi di un minor numero di piccoli clienti storicamente a marginalità più elevata, conseguenza della pandemia (palestre, ristoranti, centro estetici, centri sportivi).
L’Ebit passa da 1,5 a 0,5 milioni, sia come conseguenza della diminuzione dell’Ebitda, sia a causa di maggiori ammortamenti e svalutazioni (in aumento da 0,7 a 1,4 milioni). In particolare, pesano una svalutazione cautelativa sul credito di un cliente attualmente in amministrazione controllata (0,4 milioni) e gli ammortamenti calcolati sulla differenza di consolidamento di 0,5 milioni, variati di 0,2 milioni rispetto al periodo precedente, per le acquisizioni del 40% di I-Contact e Pubblicità Locale.
Il risultato netto di competenza del Gruppo, nonostante le difficoltà evidenziate, è positivo nel 2020 per 0,2 milioni (0,9 milioni nel periodo di confronto).
La posizione finanziaria netta (cassa attiva) passa da 2,5 milioni del 30 giugno 2020 a 3,1 milioni al 31 dicembre 2020 (4,0 milioni a fine 2019), principalmente grazie a una ottimizzazione delle tempistiche di incasso per alcuni clienti, tramite il passaggio da una modalità di pagamento post pagato a prepagato, oltre alla netta ripresa dell’attività e quindi all’aumento dei ricavi e relativi incassi.
Il management prevede che l’influenza dell’emergenza coronavirus possa pesare anche sui risultati del 2021, ma sottolinea come l’attuale scenario di mercato sia rassicurante. Dall’osservazione nel trimestre in corso dell’andamento del fatturato e dei volumi di SMS spediti ci si attende inoltre una riduzione dei costi a seguito della fusione, tale da consentire un parziale recupero della marginalità.
Fonte MarketInsight