Busi: “Chianti in salute, ma servono più finanziamenti”
Il Consorzio ha partecipato all’evento con 15 aziende che avevano allestito un proprio stand per la promozione delle migliori etichette. A loro si è aggiunta anche un’area istituzionale del Consorzio animata da oltre 40 aziende che hanno proposto al pubblico del Vinitaly oltre 110 etichette di Chianti d.o.c.g. e Vin Santo del Chianti d.o.c.
“Siamo molto contenti di aver partecipato a questa iniziativa business – commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti alla chiusura del Vinitaly Special Edition – in cui abbiamo avuto molti contatti che auspico possano tradursi in vendite. Il forte interesse registrato per i nostri prodotti in questi giorni conferma che il Chianti gode di ottima salute, ma non dimentichiamoci che le aziende devono ancora superare la crisi della pandemia. Il Covid – aggiunge Busi – ha messo in crisi la maggior parte dei produttori, soprattutto i più piccoli. Abbiamo vissuto una situazione straordinaria e, dunque, a mio avviso servono misure straordinarie per uscirne: chiediamo di facilitare le regole di accesso ai finanziamenti per evitare che l’indebitamento legato agli investimenti metta le imprese in difficoltà. Ai produttori serve ossigeno per poter continuare a investire e per arrivare in salute al 2022 quando avranno la possibilità di confrontarsi con un mercato ancora più grande e ricco di opportunità”.