Bruchi (Aprovito): "Rischiava di soccombere alle nuove direttive UE"
SIENA. Il Comitato Nazionale Vini nella sua riunione di luglio ha approvato in via definitiva le modifiche al Disciplinare di Produzione della DOC “Val d’Arbia” . Le modifiche investono diversi aspetti delle regole di produzione e commercializzazione di questo vino, quelle più significative riguardano le nuove tipologie introdotte. Dalla vendemmia 2011 infatti accanto al Bianco Val d’Arbia base, anche questo con nuovi vitigni utilizzabili, potranno essere prodotti nuovi vini quali il rosato, ed i monovarietali bianchi chardonnay, sauvignon, grechetto, pinot bianco, vermentino e trebbiano. Rinnovata anche la base ampelografica del Vin Santo e del Vin Santo Riserva, con la possibilità di utilizzare anche altri vitigni a bacca bianca fino ad un massimo del 50%.
Positivo il commento di Roberto Bruchi Direttore di A.Pro.Vi.To, l’Organizzazione che ha promosso e curato tutto il lavoro relativo all’istanza di modifica del Disciplinare “ Le modifiche si sono rese necessarie per corrispondere meglio alle esigenze dei produttori e del mercato, e per rispettare i nuovi parametri imposti da Bruxelles per i vini di qualità. “Senza queste modifiche” continua Bruchi” avremmo corso il rischio che l’Unione Europea non concedesse la protezione definitiva a questa DOC, con la conseguenza che la stessa venisse cancellata, con un grave danno per i produttori e per il territorio. Ora le imprese hanno a disposizione uno strumento nuovo e moderno che sicuramente potrà arricchire il patrimonio enologico senese”.
Bruchi poi rivolge un ringraziamento particolare alle istituzioni locali quali la Provincia di Siena e la Camera di Commercio che hanno sostenuto in modo concreto il progetto, oltre alle organizzazioni agricole che ne hanno condiviso i contenuti ed il percorso. Ricordiamo infine che questa è l’unica DOC che include per intero nella zona di produzione il Comune di Siena, oltre ad una parte dei Comuni di Castellina, Radda, Gaiole, Monteriggioni, Castelnuovo Berardenga, Sovicille;Asciano, Monteroni e Murlo.
Positivo il commento di Roberto Bruchi Direttore di A.Pro.Vi.To, l’Organizzazione che ha promosso e curato tutto il lavoro relativo all’istanza di modifica del Disciplinare “ Le modifiche si sono rese necessarie per corrispondere meglio alle esigenze dei produttori e del mercato, e per rispettare i nuovi parametri imposti da Bruxelles per i vini di qualità. “Senza queste modifiche” continua Bruchi” avremmo corso il rischio che l’Unione Europea non concedesse la protezione definitiva a questa DOC, con la conseguenza che la stessa venisse cancellata, con un grave danno per i produttori e per il territorio. Ora le imprese hanno a disposizione uno strumento nuovo e moderno che sicuramente potrà arricchire il patrimonio enologico senese”.
Bruchi poi rivolge un ringraziamento particolare alle istituzioni locali quali la Provincia di Siena e la Camera di Commercio che hanno sostenuto in modo concreto il progetto, oltre alle organizzazioni agricole che ne hanno condiviso i contenuti ed il percorso. Ricordiamo infine che questa è l’unica DOC che include per intero nella zona di produzione il Comune di Siena, oltre ad una parte dei Comuni di Castellina, Radda, Gaiole, Monteriggioni, Castelnuovo Berardenga, Sovicille;Asciano, Monteroni e Murlo.