TREQUANDA. Le inimitabili crete del sud senese diventano per un giorno la capitale regionale dell’olio extravergine di oliva.
L’espressione non è abusata perché a Trequanda, il comune che ospita domani (17 ottobre) e domani la tradizionale Festa dell’Olio Novo, si trova il coordinamento regionale dell’Associazione Città dell’Olio, affidato al Sindaco Franca Muzzi.
Lo annuncia con soddisfazione Anna Maria Betti, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Siena che questa mattina alle 9.00, presso il Centro Servizi per l’Olivicoltura di Castelmuzio interverrà al convegno “Produzioni locali e biodiversità – Medicina e olio”.
“Aver riportato nella nostra provincia il coordinamento regionale dell’associazione è un risultato notevole che va inquadrato nelle azioni di valorizzazione dell’olio e delle eccellenze agroalimentari” afferma l’Assessore. “In tale ambito rientra tra le priorità della Provincia l’aggiornamento del piano olivicolo in maniera tale da individuare i punti di forza e i punti di debolezza della nostra produzione ed intervenire così di conseguenza. Di pari passo sarà indispensabile valorizzare il ruolo dell'olivo sul piano paesaggistico, perché non esiste una Toscana senza cipressi, ma nemmeno una Toscana senza olivi”.
Come riescono i piccoli produttori del nostro territorio ad affrontare il mercato? I consumatori sono pronti a confrontarsi con la qualità, rinunciando alla convenienza del discount?
“La Regione e la Provincia di Siena hanno intrapreso l'unica strada possibile – dice Betti – ovvero quella della qualità certificata con ben 3 Denominazioni in Toscana di cui le 2 Dop sono solo nel territorio senese. Le garanzie di qualità sono essenziali per salvaguardare la cultura e la coltura dell'olivo. Quanto ai produttori, da noi sono particolarmente pesanti i costi di produzione per ovvie ragioni orografiche. Ma stiamo assistendo ad un sempre maggiore spostamento dei consumatori verso i prodotti legati alla qualità e alla tipicità”.
C’è un messaggio che si sente dunque di lanciare al mercato?
“Il consumatore è molto più maturo e consapevole di quanto si possa ritenere – conclude l’Assessore – come dimostra il fatto che gli unici prodotti che non subiscono contrazioni di mercato sono quelli biologici e quelli legati alle produzioni certificate. Una tendenza riconosciuta sulle tavole degli italiani e dell’intera Europa è che l’extravergine di qualità non è riservato ad una semplice élite quanto casomai è sempre più prodotto di consumo di massa”.
Da ricordare che fino a domenica, nei ristoranti del territorio di Trequanda che hanno aderito all’iniziativa “Novolio Gustando”, sarà possibile degustare i piatti della tradizione conditi con l’esclusivo “olio novo”, frutto del raccolto 2009.