Molti vignaioli di Montalcino sono passati all'azione con un piano comune: riscaldare l'aria bruciando grandi rotoli di paglia posizionati nei vigneti
Tommaso Cortonesi, proprietario dell’omonima griffe e consigliere del Consorzio del vino Brunello di Montalcino ci racconta come i vignaioli sono intervenuti per riscaldare le vigne. “Il risultato lo vedremo tra qualche giorno nei germogli, siamo fiduciosi. Abbiamo fatto questa scelta perché la paglia non genera fuoco ma un fumo che rimane basso come altezza e permette così di riscaldare l’aria. Inoltre la paglia brucia lentamente e abbiamo deciso di bagnarla sopra in modo da produrre più fumo con un fuoco più lento. Non siamo in uno stato vegetativo avanzato – aggiunge Cortonesi – le gemme devono prevalentemente schiudersi. A La Mannella abbiamo registrato temperature di uno/due gradi sotto lo zero”.
Il filo di nebbia di fumo ha avvolto parte della collina di Montalcino, uno spettacolo per gli occhi che non è passato inosservato. Quella appena trascorsa è stata una notte di lavoro e di attenzione che si è trasformata anche in una bella esperienza di condivisione. “Abbiamo iniziato alle due di notte e ancora stamattina eravamo attivi – sottolinea Cortonesi – certo, meglio se non fosse stato necessario, ma è stato anche interessante trovarci insieme, sperimentare e intervenire. Questa è la dimostrazione della nostra passione e del nostro attaccamento. Adesso aspettiamo di vedere il clima come sarà, siamo pronti a ripetere l’operazione anche stanotte se ce ne fosse bisogno”. Fonte Montalcinonews e Consorzio del Brunello di Montalcino