SIENA. Alla ricerca del Vino Italiano attraverso le grandi famiglie. Dal 28 al 30 giugno, gli studenti del corso di laurea in Scienze Gastronomiche della Facoltà di Agraria dell'Università di Parma – accompagnati dai docenti Silvana Chiesa di storia e cultura dell'alimentazione, Paolo Tegoni di degustazione critica, Andrea Fabbri di viticoltura e olivicoltura – saranno protagonisti di un tour nell'ambito del programma Summer School, in Toscana sulle tracce del Carmignano, del Chianti Rufina, del Bolgheri e del Brunello di Montalcino, raccontato attraverso le storie delle famiglie del vino e le tradizioni vitivinicole tramandate di generazione in generazione. Nelle vene dei produttori dei vini più "nobili" del Granducato scorre sovente sangue blu e ogni nuovo bouquet sensoriale rappresenta una pietra preziosa da incastonare nella corona della nobile famiglia che lo produce.
Le "grandi famiglie" del Brunello che ospiteranno la delegazione di studenti di Scienze Gastronomiche martedì 29 e mercoledì 30, saranno rispettivamente la famiglia Bucci con il Castello Banfi – a cui va il merito di aver regalato una seconda giovinezza al Brunello di Montalcino dopo la fase difficile che questo vino ha attraversato negli anni Trenta – e la famiglia Biondi Santi, a tutti gli effetti veri genitori del Brunello già dal lontano 1870 quando il capostipite Clemente ha dato vita per la prima volta a quello che col tempo è diventato uno dei vini più pregiati del mondo in assoluto.
Il tour enologico, comunque, inizierà lunedì (28 giugno) in terra di Prato, esattamente sulle colline di Carmignano, nella cantina della Tenuta di Capezzana di proprietà della famiglia dei Conti Contini Bonaccosi. La Tenuta di Capezzana è protagonista di una storia unica nel suo genere: nell'Archivio di Firenze è stata infatti trovata una pergamena dell'804 che attesta la produzione in questa tenuta di vino ed olio già ai tempi di Carlo Magno, ovvero oltre 1200 anni fa. I ragazzi saranno ricevuti da Beatrice Contini Bonaccosi che illustrerà loro la storia di famiglia e ne presenterà l'attività, seguita da una degustazione di olio e vino e dal pranzo nel piccolo ristorante aziendale. Beatrice è una delle figlie di Ugo Contini Bonaccosi, pioniere nel riconoscimento della DOC prima e della DOCG poi al Carmignano.
Dopo i colli di Carmignano gli allievi di Scienze Gastronomiche di Parma proseguiranno il loro viaggio alla volta delle terre del Chianti Rufina DOCG prodotto al Castello di Nipozzano dai Marchesi de' Frescobaldi. Un tuffo sensoriale in cantina insieme al Marchese Lamberto, che presenterà l'azienda e la storia familiare prima di invitare tutti i presenti ad una degustazione dei vini prodotti.
L'arrivo nella patria del Brunello, martedì (29 giugno), sarà salutato dalla visita al Castello Banfi con Tommaso Bucci guiderà il gruppo in un itinerario che parte dal Castello per raggiungere il Museo del Vetro e la Cantina prima di concludersi all'Abbazia di Sant'Antimo.
Mercoledì (30 giugno), la giornata inizierà insieme al "padre" del Brunello, Franco Biondi Santi, che porta avanti una secolare tradizione di famiglia che lo colloca a pieno titolo nell'olimpo dell'enologia. Non poteva infatti mancare in questo viaggio alla scoperta delle famiglie del vino, la visita alla Fattoria del Greppio, alle sue vigne e alla cantina, dove è previsto un assaggio dalle botti del Brunello in maturazione.
Le "grandi famiglie" del Brunello che ospiteranno la delegazione di studenti di Scienze Gastronomiche martedì 29 e mercoledì 30, saranno rispettivamente la famiglia Bucci con il Castello Banfi – a cui va il merito di aver regalato una seconda giovinezza al Brunello di Montalcino dopo la fase difficile che questo vino ha attraversato negli anni Trenta – e la famiglia Biondi Santi, a tutti gli effetti veri genitori del Brunello già dal lontano 1870 quando il capostipite Clemente ha dato vita per la prima volta a quello che col tempo è diventato uno dei vini più pregiati del mondo in assoluto.
Il tour enologico, comunque, inizierà lunedì (28 giugno) in terra di Prato, esattamente sulle colline di Carmignano, nella cantina della Tenuta di Capezzana di proprietà della famiglia dei Conti Contini Bonaccosi. La Tenuta di Capezzana è protagonista di una storia unica nel suo genere: nell'Archivio di Firenze è stata infatti trovata una pergamena dell'804 che attesta la produzione in questa tenuta di vino ed olio già ai tempi di Carlo Magno, ovvero oltre 1200 anni fa. I ragazzi saranno ricevuti da Beatrice Contini Bonaccosi che illustrerà loro la storia di famiglia e ne presenterà l'attività, seguita da una degustazione di olio e vino e dal pranzo nel piccolo ristorante aziendale. Beatrice è una delle figlie di Ugo Contini Bonaccosi, pioniere nel riconoscimento della DOC prima e della DOCG poi al Carmignano.
Dopo i colli di Carmignano gli allievi di Scienze Gastronomiche di Parma proseguiranno il loro viaggio alla volta delle terre del Chianti Rufina DOCG prodotto al Castello di Nipozzano dai Marchesi de' Frescobaldi. Un tuffo sensoriale in cantina insieme al Marchese Lamberto, che presenterà l'azienda e la storia familiare prima di invitare tutti i presenti ad una degustazione dei vini prodotti.
L'arrivo nella patria del Brunello, martedì (29 giugno), sarà salutato dalla visita al Castello Banfi con Tommaso Bucci guiderà il gruppo in un itinerario che parte dal Castello per raggiungere il Museo del Vetro e la Cantina prima di concludersi all'Abbazia di Sant'Antimo.
Mercoledì (30 giugno), la giornata inizierà insieme al "padre" del Brunello, Franco Biondi Santi, che porta avanti una secolare tradizione di famiglia che lo colloca a pieno titolo nell'olimpo dell'enologia. Non poteva infatti mancare in questo viaggio alla scoperta delle famiglie del vino, la visita alla Fattoria del Greppio, alle sue vigne e alla cantina, dove è previsto un assaggio dalle botti del Brunello in maturazione.
Chiusura in bellezza, nel pomeriggio del 30, a Bolgheri presso la Tenuta San Guido dove il Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta presenterà la storia della Famiglia, le vigne e la Cantina, oltre a offrire a conclusione della visita una degustazione dalle botti del miglior Bolgheri.