SAN GIMIGNANO. Un incontro fra le istituzioni e i produttori per fare chiarezza sull’attuale momento della Vernaccia di San Gimignano. E’ in programma per martedì prossimo, 1 luglio (ore 21), presso la Sala Cultura del Comune di San Gimignano (in via San Giovanni): obiettivo, approfondire, grazie al contributo di tutti i produttori del Consorzio della Denominazione San Gimignano, le notizie uscite su alcuni organi di stampa, che hanno colpito la Vernaccia e altri grandi denominazioni toscane. Notizie che si sono poi rilevate infondate, per quanto concerne, almeno in questo momento, la Vernaccia di San Gimignano.
"E’ necessario in un momento di estremo caos per il mondo del vino toscano – sottolinea il sindaco di San Gimignano, Marco Lisi – fare un po’ di chiarezza insieme al Consorzio e i produttori del nostro territorio, approfondendo lo stato di salute delle nostre produzioni. La Vernaccia di San Gimignano non è stata toccata da accertamenti di alcun tipo, ma invece il nome della denominazione è apparso su alcuni giornali che hanno riportato notizie di indagini e di sequestri, addirittura per 60mila ettolitri. Notizie che sono state poi smentite dai fatti e cha hanno permesso di portare l’informazione nei limiti della correttezza". Ma per il mondo della Vernaccia è comunque necessario un momento di confronto per valutare l’attuale stato dell’intero sistema vitivinicolo, che da alcuni mesi si trova sotto la lente di ingradimento di media e magistrature. "Si preannuncia – afferma il presidente del Consorzio Giovanni Panicci -, la presenza della gran parte dei produttori, perché, non lo dimentichiamo, la Denominazione è un patrimonio collettivo e, come tale, deve essere gestito con responsabilità da parte di tutti".
"E’ necessario in un momento di estremo caos per il mondo del vino toscano – sottolinea il sindaco di San Gimignano, Marco Lisi – fare un po’ di chiarezza insieme al Consorzio e i produttori del nostro territorio, approfondendo lo stato di salute delle nostre produzioni. La Vernaccia di San Gimignano non è stata toccata da accertamenti di alcun tipo, ma invece il nome della denominazione è apparso su alcuni giornali che hanno riportato notizie di indagini e di sequestri, addirittura per 60mila ettolitri. Notizie che sono state poi smentite dai fatti e cha hanno permesso di portare l’informazione nei limiti della correttezza". Ma per il mondo della Vernaccia è comunque necessario un momento di confronto per valutare l’attuale stato dell’intero sistema vitivinicolo, che da alcuni mesi si trova sotto la lente di ingradimento di media e magistrature. "Si preannuncia – afferma il presidente del Consorzio Giovanni Panicci -, la presenza della gran parte dei produttori, perché, non lo dimentichiamo, la Denominazione è un patrimonio collettivo e, come tale, deve essere gestito con responsabilità da parte di tutti".