MONTALCINO. Donatella Cinelli Colombini, pioniere dell'enoturismo italiano, consiglia: “I luoghi dei grandi vini devono offrire anche convivialità, apprendimento e persino avventura. La visita delle cantine e l'assaggio di grandi bottiglie non bastano più”.
La ricetta di Donatella Cinelli Colombini, presente a Vinitaly, per rispondere alle nuove esigenze dei turisti del vino giovani, modaioli, esigenti, desiderosi di esperienze vissute ma, purtroppo, anche infedeli, è già una realtà nelle sue aziende toscane del Casato Prime Donne a Montalcino e della Fattoria del Colle nel Sud del Chianti. Qui i wine lovers trovano safari in fuoristrada nelle vigne con pic nic e brindisi, scuola di cucina sui piatti a base di vino, week end con assaggi barrel tasting e visita di famose cantine, trekking nei vigneti con cartelli, manuale e test finale, infine – ultimo nato- l'happy wine in cantina con sigari toscani e Brunello di grandi annate, champagne e bruschette, ascoltando musica (rigorosamente toscana) di Gianna Nannini, Baustelle, Stefano Bollani o Jovanotti. Convivialità, sorpresa, tendenza, territorio, natura, esperienze gustative importanti: questo è il mix che attrae i 4.500.000 di "foodies" cioè gli appassionati di cibo e vino che viaggiano cercando qualcosa di nuovo da imparare e da raccontare. Si tratta delle prime manifestazioni dei nuovi comportamenti turistici dove la "destination" non è più il fattore principale della scelta di viaggio e la decisione è innescata dalle "esperienze" che vengono proposte. Per questo il nuovo wine lover va seguito prima, durante e dopo la visita e l'uso friendly di internet diventa determinate perché questo personaggio ama dire la sua in blog e social forum. Il "foodies" ha meno di quarant'anni, un diploma o una laurea e guadagna bene, è un salutista per cui evita gli eccessi, rispetto al proprio padre è più cosmopolita e innovativo, vive la buona tavola come un piacere di gruppo ma soprattutto come una scoperta. E' un cliente difficile? Forse sì, ma è lui che muove il mercato infatti pranza fuori casa molto più dei "non foodies". Per questo Donatella Cinelli Colombini consiglia alle cantine di adeguare l'accoglienza alle nuove esigenze del turismo del vino proponendo esperienze e piccoli eventi settimanali. Negli ultimi tre anni le sue aziende – Casato Prime Donne e Fattoria del Colle di Trequanda – sono diventate esempi concreti di come coniugare il legame con il territorio e la tradizione con la risposta a turisti del vino "sperimentalisti". Ecco che la sala d'ingresso della cantina è stata arredata con coloratissime sedie di tendenza ed ha ora un impianto di amplificazione per la musica. Proprio in questi giorni è stata inaugurata la nuova scuola di cucina ricavata da una casa contadina di cui rimane un enorme camino, mentre tutto intorno ci sono forni superaccessoriati e planetarie professionali. Qui insegnerà Helle Poulsen la gastronoma, danese di origine e romana di adozione, che alterna la didattica nella scuola di Sciullo "A tavola con lo chef" con quella dalla Fattoria del Colle dove insegna piatti a base di vino oppure dedicati a esaltare i grandi vini. Per maggiori informazioni:
Casato Prime Donne Montalcino – Fattoria del Colle Trequanda; Alessia Bianchi 0577 662108 pr@cinellicolombini.it; Addetto stampa Marzia Morganti Tempestini 3356130800.