La scadenza per partecipare è fissata per il 1° marzo. Quindi l’elaborazione dei dati da parte di Nomisma Wine Monitor e presentazione in programma al prossimo Vinitaly
SIENA. Un giro d’affari complessivo di 2,5 miliardi e 14 milioni di visite in cantina, testimoniano il valore e l’ottimo stato di salute del turismo del vino nel 2022. Un fenomeno che rappresenta una vera e propria eccellenza in Italia, e che valorizza tutte quelle aree interne e rurali, talvolta tagliate fuori dai grandi flussi turistici.
Ultima settimana a disposizione per i comuni italiani di Città del Vino per partecipare all’indagine che porterà all’Osservatorio Nazionale del Turismo del Vino 2023 – giunto alla 19esima edizione -, i cui risultati saranno presentati al prossimo Vinitaly di Verona (2-5 aprile 2023).
L’indagine svolta da Nomisma Wine Monitor sta proseguendo comune per comune, con l’obiettivo di individuare le specificità dell’offerta e della domanda enoturistica e per definire gli elementi utili ad implementare il comparto e promuoverlo in maniera efficace.
Il termine ultimo per rispondere all’indagine (scaricabile anche su www.cittadelvino.it) – fa sapere l’associazione nazionale Città del Vino – è il 1° marzo 2023: un questionario che permetterà di avere una fotografia aggiornata e completa sull’enoturismo a livello nazionale.
“Si tratta di uno strumento di orientamento a disposizione della politica, locale, regionale fino ai ministeri – sottolinea il presidente di Città del Vino, Angelo Radica –. L’Osservatorio sull’Enoturismo vuole evidenziare come le opportunità del turismo del vino siano in grado di originare investimenti, occupazione e sviluppo economico in tutti i territori del vino”.
Fra le domande del questionario: le azioni che il comune ha portato avanti per favorire l’enoturismo; le specificità dell’enoturismo nella regione, ma anche cosa possono fare le Città del Vino nella filiera dell’enoturismo, fra cantine, ristorazione e strutture ricettive. Si chiede, fra i quesiti, cosa c’è da fare per potenziare i servizi e gli investimenti della tassa di soggiorno.
L’Osservatorio è realizzato da Città del Vino con la collaborazione del Movimento Turismo del Vino, Donne del Vino e Puglia in più.