I vini grazie ai quali è riuscito ad aggiudicarsi il Premio Gambelli sono a marchio La Sala del Torriano, realtà di 75 ettari, di cui 34 vitati, di proprietà di Francesco Rossi Ferrini
SAN GIMIGNANO. Ad aggiudicarsi la XII edizione del Premio Gambelli, promosso da Aset e dal network Igp in memoria di Giulio Gambelli, firma di grandi vini italiani, è Ovidio Mugnaini, responsabile tecnico della cantina e della vigna dell’azienda La Sala del Torriano a San Casciano Val Di Pesa, in Chianti Classico.
Il riconoscimento, rivolto ad enologi under 40, che con i loro vini ripecchino al meglio la filosofia di Giulio Gambelli che promuoveva l’esaltazione delle tipicità di ogni vitigno, delle caratteristiche del territorio e dell’annata, è stato consegnato giovedì 16 maggio a San Gimignano (Si) in occasione della seconda edizione di Regina Ribelle – Vernaccia di San Gimignano Wine Fest, l’evento promosso dal Consorzio di Tutela della Vernaccia di San Gimignano Docg.
Questo il commento di Ovidio Mugnaini dopo aver ricevuto il premio dal Presidente Aset Leonardo Tozzi:
“Per me è qualcosa di straordinario per tanti motivi, non solo per l’essere avvicinato a un nome che ha dato così tanto al vino e all’enologia, ma anche per una dedica a mio nonno, nato proprio a San Gimignano nel 1925 (lo stesso anno di Gambelli), che per me è stato un maestro di cantina e di vigneto. Insieme a mio nonno vorrei ringraziare La Sala del Torriano per la quale lavoro con tutti i suoi interpreti e con l’enologo Stefano Di Blasi, nostro consulente, con cui mi confronto per la realizzazione dei tagli e delle vinificazioni. Il lavoro di questo gruppo mi ha permesso di coronare un piccolo sogno, perché per me il vino è come lo era per mio nonno e per Giulio: prima di tutto passione, passione che un simile riconoscimento non può che alimentare, spronandomi a cercare di lavorare sempre meglio”.
Con le sue etichette che raccontano nei calici la terra di provenienza, il suo clima e la sue caratteristiche che la rendono unica, Ovidio Mugnaini ha saputo così dimostrare alla giuria, che ha degustato alla cieca i campioni, il suo saper lavorare con grande professionalità e rigore, in maniera passionale e sartoriale.
I vini grazie ai quali è riuscito ad aggiudicarsi il Premio Gambelli sono a marchio La Sala del Torriano, realtà di 75 ettari, di cui 34 vitati, di proprietà di Francesco Rossi Ferrini.
Oltre l’80% dei vigneti è a sangiovese mentre il restante 20% è composto da vitigni internazionali, ovvero merlot e cabernet sauvignon, e da varietà autoctone come colorino e pugnitello. Focus aziendale è il sangiovese per cui Ovidio Mugnaini, così come la proprietà, nutre massimo rispetto. “Cerco di approcciarmi al sangiovese in maniera umile, riservandogli la massima attenzione per ottenere prodotti territoriali ed autentici, proprio come mio nonno mi ha insegnato e proprio come voleva Giulio Gambelli, il maestro del sangiovese.”
Con il sangiovese la Sala del Torriano produce 3 Chianti Classico: l’Annata, la Riserva e La Gran Selezione.
Gli altri vini sono Campo All’Albero Rosso di Toscana Igt 70% merlot e 30% cabernet sauvignon, e Cinque Filari, pugnitello in purezza fatto in anfora.
La Sala del Torriano, dal 2010, è costituita dall’unione di due corpi aziendali, La Sala che si trova in località Sorripa ed il Torriano a Montefiridolfi, di proprietà della famiglia Ferrini dal 1935.
I 75 ettari totali sui quali si sviluppa sono costituiti da boschi, vigneti e 3000 piante di ulivi con le quali si produce un Olio Extravergine di Oliva Chianti Classico Dop Biologico che si avvale ogni anno di numerosi riconoscimenti e da vigneti.
La Sala del Torriano è una realtà molto attenta all’ecosistema e dal 2020 si avvale della certificazione bio.
Lavora ogni giorno rispettando non solo la normativa delle realtà biologiche ma andando ben oltre, minimizzando l’uso della plastica, utilizzando prevalentemente energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili e rispettando il suolo lavorandolo solo quando necessario. Si serve inoltre di due stazioni meteorologiche, che riducono al minimo l’impiego dei fitofarmaci consentiti nell’agricoltura biologica, e di letame biologico.
Molto stretto è il legame con l’arte che si ritrova nelle etichette della Gran Selezione, della Grappa e del Vin Santo firmate dall’artista toscano Silvano Campeggi, in arte “Nano” (Firenze 1923 – 2018), autore di tutti i cartelloni del grande cinema Americano in Italia tra cui, per citarne alcuni, Colazione da Tiffany, Ben Hur, Casablanca, Via col Vento.
La Sala del Torriano è anche agriturismo. In località Montefiridolfi, sulle splendide colline che guardano la vallata, si può soggiornate in 4 appartamenti in stile toscano e godere della pace che questi luoghi sanno regalare.
Ovidio Mugnaini, classe 1984, nasce a Poggibonsi ed inizia a muovere i primi passi in agricoltura insieme al nonno paterno Ezio, che gli insegna a curare le viti per ottenere il meglio da esse. Una passione, quella per il territorio chiantigiano e per l’enologia, che lo porta a diplomarsi all’istituto agrario di Siena ed a laurearsi con il massimo dei voti all’università di viticoltura ed enologia di Firenze. Dopo alcune esperienze in Trentino ed in Toscana, arriva nel 2010 a “La Sala del Torriano” dove attualmente è responsabile della vigna e della cantina.