SIENA. Applicazione e ricadute sulla viticultura senese alla luce della nuova organizzazione comune di mercato (OCM) vino, è il tema del convegno in programma martedì 3 marzo all'Enoteca Italiana – Bastione San Filippo, a cura dell'Unione Provinciale Agricoltori di Siena. I lavori inizieranno alle ore 10 per concludersi alle 12,30 con un buffet offerto dall'Enoteca.
Ad aprire l'incontro sarà il presidente dell'Upa Alessandro Cinughi de Pazzi. Seguiranno gli interventi di Palma Esposito (responsabile ufficio vitivinicolo Confederazione generale dell'agricoltura italiana), Luca Pollini (esperto Enoteca Italiana) e Claudio Galletti (assessore Agricoltura, ambiente, caccia e pesca, aree protette e presidente Enoteca)
L'evoluzione della normativa del settore è un elemento cruciale per i produttori vitivinicoli ed ogni variazione ha un'influenza diretta sui costi di produzione e sulle strategie d'impresa delle aziende. La nuova Ocm vino riguarda una molteplicità di strumenti. I relatori focalizzeranno l'attenzione dei partecipanti su "la qualificazione dei vini alla luce della nuova normativa europea, con un'analisi dettagliata di come cambia il sistema delle denominazioni e l'etichettatura dei vini".
Le organizzazioni comuni di mercato (OCM) sono così definite con decisioni comunitarie, che disciplinano la produzione e gli scambi dei prodotti agricoli di tutti gli Stati membri dell´Unione europea. In sintesi la presentazione tratterà di come cambia la politica della qualità dei vini europei alla luce della nuova Ocm vino. Cosa accadrà alle Docg, Doc e Igt italiane, quale iter sarà necessario percorrere per ottenere una nuova Dop o una modifica ad un disciplinare e come saranno normate la produzione e l'etichettatura dei vini varietali.
Il nuovo regolamento su Dop ed Igp, in vigore del 1 agosto 2009, definisce, infatti, un quadro di riferimento legislativo che potrebbe potenzialmente modificare in modo sostanziale il sistema istituzionale (norme, soggetti e procedure) per la valorizzazione delle produzioni vitivinicole attraverso il legame con il territorio di origine.
L'iniziativa fa parte di una serie di incontri volti ad informare e discutere e migliorare la situazione agricola sia a livello locale che nazionale, come dimostrano anche i recenti meeting.
Ad aprire l'incontro sarà il presidente dell'Upa Alessandro Cinughi de Pazzi. Seguiranno gli interventi di Palma Esposito (responsabile ufficio vitivinicolo Confederazione generale dell'agricoltura italiana), Luca Pollini (esperto Enoteca Italiana) e Claudio Galletti (assessore Agricoltura, ambiente, caccia e pesca, aree protette e presidente Enoteca)
L'evoluzione della normativa del settore è un elemento cruciale per i produttori vitivinicoli ed ogni variazione ha un'influenza diretta sui costi di produzione e sulle strategie d'impresa delle aziende. La nuova Ocm vino riguarda una molteplicità di strumenti. I relatori focalizzeranno l'attenzione dei partecipanti su "la qualificazione dei vini alla luce della nuova normativa europea, con un'analisi dettagliata di come cambia il sistema delle denominazioni e l'etichettatura dei vini".
Le organizzazioni comuni di mercato (OCM) sono così definite con decisioni comunitarie, che disciplinano la produzione e gli scambi dei prodotti agricoli di tutti gli Stati membri dell´Unione europea. In sintesi la presentazione tratterà di come cambia la politica della qualità dei vini europei alla luce della nuova Ocm vino. Cosa accadrà alle Docg, Doc e Igt italiane, quale iter sarà necessario percorrere per ottenere una nuova Dop o una modifica ad un disciplinare e come saranno normate la produzione e l'etichettatura dei vini varietali.
Il nuovo regolamento su Dop ed Igp, in vigore del 1 agosto 2009, definisce, infatti, un quadro di riferimento legislativo che potrebbe potenzialmente modificare in modo sostanziale il sistema istituzionale (norme, soggetti e procedure) per la valorizzazione delle produzioni vitivinicole attraverso il legame con il territorio di origine.
L'iniziativa fa parte di una serie di incontri volti ad informare e discutere e migliorare la situazione agricola sia a livello locale che nazionale, come dimostrano anche i recenti meeting.