di Serena Di Sipio
SIENA. Ancora una volta la Toscana si distingue per l'eccezionalità dei suoi prodotti agroalimentari, rigorosamente prodotti e confezionati in Italia.
Questo nuovo progetto nasce dalla collaborazione tra gli agricoltori toscani e il Consorzio Agrario di Siena e Arezzo, per rispondere in maniera attiva ad un periodo di crisi per l'agricoltura e soprattutto per la coltivazione del grano.
In una terra difficile da lavorare, com'è quella della Val d' Orcia, gli agricoltori hanno deciso di investire sulla qualità e sulla garanzia del loro grano: così nasce l'idea di una pasta interamente toscana.
A presentarla, tra gli altri, è uno dei coltivatori, il signor Franco Pasquini, che nel parlare del suo lavoro si emoziona e dice :"noi che lavoriamo 365 giorni all'anno abbiamo bisogno di stare bene, di mangiare cibi sani, e questa mi sembra la garanzia migliore che, personalmente, mi sento di dare a questa pasta".
Il grano raccolto viene macinato in un mulino a circa 200 chilometri dai campi e la semola viene lavorata nel pastificio Fabianelli, Castiglion Fiorentino (AR), per cui l'intera filiera è garantita, 100% toscana.
I vantaggi di questa produzione sono notevoli: innanzitutto c'è rispetto per l'ambiente, l'inquinamento è ridotto in quanto le distanze ravvicinate consentono trasporti brevi, in secondo luogo c'è il rispetto del consumatore, perché l'ingrediente primario passa dall'agricoltore al produttore in poco tempo e in maniera diretta, e in questo modo il consumatore può disporre di un prodotto finale garantito dalla radice alla confezione.
E' intelligente la collaborazione tra agricoltura e impresa, questi due mondi che sembrano tanto distanti in realtà lavorano sinergicamente e, soprattutto, con le stesse finalità : offrire un buon prodotto.
Per questo motivo il Consorzio Agrario di Siena e Arezzo ha accolto con favore “La pasta dei coltivatori toscani”, un prodotto in cui vengono valorizzate le risorse di questa terra.
"Il Consorzio lavora con e per gli agricoltori, gente che lavora la terra con certi valori, li stessi valori a cui tengono i consumatori, attenti alla trasparenza e alla garanzia dei prodotti", afferma infatti Pietro Pagliuca direttore del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo.
Così anche Maria Cristina Rocchi, presidente del Consorzio, che crede fortemente in questo prodotto, garanzia di qualità e tracciabilità, che valorizza il territorio e l'ambiente.
”La pasta dei coltivatori toscani sarà venduta ad un prezzo competitivo (circa 75 centesime per confezione da mezzo chilo), non vuole infatti essere un prodotto di nicchia ma arrivare a tutti i consumatori, dagli agriturismi, ai ristoranti, alle tavole delle famiglie", spiega Mario Maneschi, amministratore delegato dell'azienda Fabianelli.
Da giugno il prodotto sarà nei punti vendita del Consorzio, in alcuni agriturismi della zona e in 25 negozi tra Siena e Arezzo, con la speranza di poter allargare il più possibile la distribuzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SIENA. Ancora una volta la Toscana si distingue per l'eccezionalità dei suoi prodotti agroalimentari, rigorosamente prodotti e confezionati in Italia.
Questo nuovo progetto nasce dalla collaborazione tra gli agricoltori toscani e il Consorzio Agrario di Siena e Arezzo, per rispondere in maniera attiva ad un periodo di crisi per l'agricoltura e soprattutto per la coltivazione del grano.
In una terra difficile da lavorare, com'è quella della Val d' Orcia, gli agricoltori hanno deciso di investire sulla qualità e sulla garanzia del loro grano: così nasce l'idea di una pasta interamente toscana.
A presentarla, tra gli altri, è uno dei coltivatori, il signor Franco Pasquini, che nel parlare del suo lavoro si emoziona e dice :"noi che lavoriamo 365 giorni all'anno abbiamo bisogno di stare bene, di mangiare cibi sani, e questa mi sembra la garanzia migliore che, personalmente, mi sento di dare a questa pasta".
Il grano raccolto viene macinato in un mulino a circa 200 chilometri dai campi e la semola viene lavorata nel pastificio Fabianelli, Castiglion Fiorentino (AR), per cui l'intera filiera è garantita, 100% toscana.
I vantaggi di questa produzione sono notevoli: innanzitutto c'è rispetto per l'ambiente, l'inquinamento è ridotto in quanto le distanze ravvicinate consentono trasporti brevi, in secondo luogo c'è il rispetto del consumatore, perché l'ingrediente primario passa dall'agricoltore al produttore in poco tempo e in maniera diretta, e in questo modo il consumatore può disporre di un prodotto finale garantito dalla radice alla confezione.
E' intelligente la collaborazione tra agricoltura e impresa, questi due mondi che sembrano tanto distanti in realtà lavorano sinergicamente e, soprattutto, con le stesse finalità : offrire un buon prodotto.
Per questo motivo il Consorzio Agrario di Siena e Arezzo ha accolto con favore “La pasta dei coltivatori toscani”, un prodotto in cui vengono valorizzate le risorse di questa terra.
"Il Consorzio lavora con e per gli agricoltori, gente che lavora la terra con certi valori, li stessi valori a cui tengono i consumatori, attenti alla trasparenza e alla garanzia dei prodotti", afferma infatti Pietro Pagliuca direttore del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo.
Così anche Maria Cristina Rocchi, presidente del Consorzio, che crede fortemente in questo prodotto, garanzia di qualità e tracciabilità, che valorizza il territorio e l'ambiente.
”La pasta dei coltivatori toscani sarà venduta ad un prezzo competitivo (circa 75 centesime per confezione da mezzo chilo), non vuole infatti essere un prodotto di nicchia ma arrivare a tutti i consumatori, dagli agriturismi, ai ristoranti, alle tavole delle famiglie", spiega Mario Maneschi, amministratore delegato dell'azienda Fabianelli.
Da giugno il prodotto sarà nei punti vendita del Consorzio, in alcuni agriturismi della zona e in 25 negozi tra Siena e Arezzo, con la speranza di poter allargare il più possibile la distribuzione.
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