L'apicoltura si ritrova a Montalcino a settembre
In attesa di scoprire il bilancio definitivo del raccolto 2013, che si saprà durante la “Settimana del Miele” (Montalcino, 6-8 settembre 2013), agli “Stati Generali” dell’apicoltura toscana, la grande degustazione di miele open air, nel suggestivo scenario della Fortezza medioevale. Dalla regione che vanta il maggior numero di mieli uniflorali, grazie ad un ricco patrimonio di biodiversità, arrivano i dati sull’apicoltura, un settore fra i pochi distretti che permettono di legare la tutela del patrimonio ambientale alla creazione di prodotti alimentari di eccellenza. In Toscana l’apicoltura spiega Hubert Ciacci “conta 2.000 apicoltori, 80.000 alveari, una produzione annua di 35.000 quintali di miele ed un giro d’affari stimato in 25 milioni di euro, e il cui valore reale supera il miliardo di euro se si considera il servizio di impollinazione fornito dalle api all’agricoltura toscana”. A Montalcino, in occasione della “Settimana del Miele”, uno degli appuntamenti di riferimento del settore a livello nazionale, sarà possibile trovare, uno di fianco all’altro, il vastissimo assortimento di tipologie di mieli toscani: dal miele di spiaggia prodotto nel Parco di Migliarino-San Rossore, ottenuto da specie botaniche tipiche della macchia mediterranea, come camuciolo, cisto, tamerice, corbezzolo e pitosforo, al pregiatissimo miele di corbezzolo, che arriva dalla zona costiera (in particolare dalla Maremma) e dalle isole dell’arcipelago toscano, passando per il miele di marruca, prodotto solo in alcune buone annate, e, ancora, miele di eucalipto, acacia, trifoglio, sulla, tiglio, erica, corbezzolo, edera, castagno ottenuto soprattutto nelle zone del Monte Amiata e, quest’anno, immancabilmente il miele di girasole raccolto in Maremma e Val di Chiana.