Quella dedicata a Matilde di Canossa finisce in un museo
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Della marmellata di Angiolino dedicata a Garibaldi, mutuando la corroborante ricetta originale di quando l’eroe dei due mondi capitò a Sinalunga (e venne arrestato), abbiamo già parlato in passato https://www.ilcittadinoonline.it/news/99539/Marmellate_di_tutti_i_colori__e_col_tricolore_.html. Ma nessuno si è ricordato di menzionarla tra le “opere” dell’Unità d’Italia, che proprio in questi giorni viene celebrata con numerose e varie iniziative. Ci stava bene anche un assaggio del “segreto di Garibaldi”… ma siamo ancora in tempo per festeggiare con gusto.
A questo proposito, ci spiace di aver assaggiato solo dopo l’8 marzo la favolosa abbinata arancia e pera di “fior di mimosa”, che ci avrebbe permesso di celebrare la festa della donna con maggiore dolcezza… Ma ci rifaremo! Tanto Berti nella sua Bottega del Gusto a Bettolle ha una marmellata per ogni occasione. E sennò la inventa.
Un ulteriore riconoscimento alla creatività e alla “memoria storica” di Angiolino arriva da San Benedetto Po, in provincia di Mantova. Il Comune ha scritto una bella lettera allo chef per ringraziarlo di aver inviato la marmellata dedicata alla volitiva Matilde di Canossa e gli comunica di aver deciso di inserire il prezioso vasetto nella stanza dedicata alla contessa. Il museo ha sede nel complesso monastico fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa: qui la Contessa volle essere sepolta nel 1115.
“La sua marmellata sarà esposta permanentemente […] come testimonianza dell’uso del nome e dell’immagine della Grancontessa a fini promozionali contribuendo tuttavia al mantenimento e proseguimento della memoria storica”.
Dal 30 aprile l’allestimento della seconda parte del museo sarà inaugurata e Angiolino Berti è invitato.
Come si dice “nemo propheta in patria” dalle nostre parti?