In degustazione i Chianti d.o.c.g. Annata e Riserva abbinati a piatti italiani e locali
Saranno due giornate intense, dove la teoria e la didattica del programma di formazione del Consorzio, lasceranno spazio a una maggiore interazione pratica col cibo. Proprio per questo motivo è stata scelta una sede tecnica come quella del ristorante, per dare modo ai partecipanti di applicare, sperimentare, esplorare, tutte le sfumature del vitigno Sangiovese, testa e cuore del vino Chianti.
La prima giornata sarà caratterizzata dai vini Chianti di annata 2019 e 2020, i più giovani sul mercato, con delle batterie orizzontali di vini provenienti da ciascuna delle sette sottozone di produzione, abbinate ai piatti della tradizione italiana con proposte classiche, ma non troppo, come i cannelloni ricotta e spinaci, oppure gli gnocchi al tartufo ed agnello scottadito. La seconda giornata sarà invece centrata sui Chianti Riserva, attraverso due batterie orizzontali delle annate 2018 e 2017, sempre tese a valorizzare le pregevoli eterogeneità delle diverse zone e interpretazioni, stavolta in abbinamento alla cucina tipica cantonese, considerata tra le più prelibate del paese: piccione arrosto con spezie ed erba citronella, costolette di manzo brasate, riso fritto profumato al tartufo sono alcune tra le proposte.
Le masterclass verranno condotte dal wine educator Jerry Cheng, già tra i panelist delle precedenti Chianti Academy, in collegamento con Luca Alves, wine ambassador del Consorzio Vino Chianti, e si rivolgeranno a un pubblico di circa 50 professionisti attentamente selezionato dall’agenzia Interwine, da molti anni a fianco del Consorzio Vino Chianti nella promozione in Cina. Vino, cibo, ma soprattutto intercultura: gli incontri saranno, infatti, un’occasione preziosa per cristallizzare l’amicizia non solo commerciale, ma anche culturale tra i due Paesi. Intratterranno il pubblico partecipante due musicisti professionisti: un violinista che interpreterà il repertorio italiano classico e un suonatore di Guzheng (tradizionale strumento tipo cetra a 21 corde) che scandirà le fasi salienti in chiave orientale, a suggello di quella che vuole essere concretamente un’esperienza a tutto tondo.
“La Chianti Academy, che mai si è fermata, da alcuni anni prosegue il suo lavoro di informazione con grande successo – dice Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti -. Il tasting immersivo in abbinamento ai piatti locali e italiani centra perfettamente l’obiettivo del Consorzio Vino Chianti e avrà sicuramente un grande successo anche in un mercato così strategico come quello cinese”.