SAN GIMIGNANO. Tradizionalmente la vendemmia della Vernaccia iniziava nella terza decade di settembre, ma con i cambiamenti climatici, tale data si è alzata progressivamente Ripercorrendo l’andamento climatico dell’anno e lo sviluppo vegetativo dei vigneti, vediamo che dopo un inverno degno di questo nome per quanto riguarda le temperature (particolarmente nel mese di gennaio, quando le medie sono state la metà di quelle degli ultimi due anni) nel mese di marzo è esplosa la primavera con caldo e tempo soleggiato. Quello che accomuna i primi tre mesi dell’anno (e l’ultimo del 2016) è la scarsità delle piogge, caratteristica costante della stagione fino all’inizio dell’estate, quando la scarsità è diventata assenza quasi totale di precipitazioni per lunghi periodi.
La cacciata dei germogli si è verificata con almeno quindici giorni di anticipo nell’ultima decade di marzo e il tempo è rimasto invariato per tutta la prima metà di aprile, fino al 19, quando si è verificato un brusco abbassamento delle temperature, che sono arrivate a -1° la mattina del 19 e a +1° nei due giorni successivi. Le gelate hanno colpito a macchia di leopardo e in modo più deciso nei fondo valle, causando danni significativi ai vigneti già germogliati da oltre venti giorni, con perdite di prodotto che nei casi peggiori sono arrivati al 30-40%. Le temperature poi si sono mantenute basse al di sotto della media fino alla fine del mese, tanto da comportare il blocco dello sviluppo vegetativo dei vigneti.
Poi la temperatyra sale progressivamente; Giugno inizia e prosegue con temperature sempre più calde e assenza di pioggia. Rispetto alla fioritura, scarsa a causa delle gelate di fine aprile, l’allegagione è stata buona e nella norma. I temporali di fine giugno hanno giovato allo sviluppo dei grappoli mitigando la calura e rimpinguando le risorse idriche, ma dai primi di luglio le temperature hanno iniziato a rialzarsi, restando elevate anche se pressoché nella media per tutto il mese. Sporadici i temporali, che non hanno mai interessato l’area per più di un giorno.
L’invaiatura è iniziata circa a metà luglio, in particolare per le uve rosse, compreso il Sangiovese, ed è proseguita sino a fine mese con lentezza e disomogeneità. Il mese di agosto non porta novità: assenza di pioggia (a parte un temporale il 10), caldo, anche con picchi intensi, afa, sono la costante.
Si giunge così alla vendemmia: le uve di Vernaccia di San Gimignano sono sane, ma come abbiamo visto in quantità inferiore. E data la siccità, è facile prevedere che anche la resa uva/vino sarà inferiore alla norma. Il primo dato certo quindi è che la quantità di vino Vernaccia di San Gimignano prodotto nel 2017 risulterà al di sotto della media. Ma su come sarà, aspettiamo il mese di febbraio, l’Anteprima 2018, per dirlo!