BARCELLONA. Gli scienziati stanno studiando una "lingua elettronica" in grado di distinguere tra annate e vitigni meglio del più esperto sommelier. La "e-tongue" è ancora in fase di progettazione: si compone di una serie di sottili membrane sintetiche sovrapposte a un chip multisensoriale. Ogni membrana è dotata di una specifica sensibilità ai vari componenti chimici che contraddistinguono vitigni e annate. Finora il meccanismo è in grado di individuare quattro diversi vitigni – Airen, Chardonnay, Malvasia e Macabeu – e campioni di vino relativi alle vendemmie 2004 e 2005.
"I risultati dimostrano le potenzialita' dell'uso di questi multisensori non solo per distinguere i vitigni e le vendemmie, ma anche per la previsione quantitativa di diversi parametri", ha detto Cecilia Jimenez-Jorquera dell'Istituto di microelettronica di Barcellona. Gli scienziati, scrive la rivista della Royal Society of Chemistry "The Analyst", puntano a elaborare uno strumento in grado di individuare nei vini sostanze sofisticanti e additivi. Il meccanismo funziona in modo analogo alla nostra lingua, che è sensibile a cinque soli sapori: dolce, salato, amaro, acido e "umami", il gusto base scoperto nel 2001. In quell'anno i ricercatori dell'università di Miami individuarono la molecola recettore del gusto umami (in giapponese "saporito"). Il sapore è quello del glutammato. L'umami era stato identificato come sapore fondamentale nel 1908 da un chimico dell'universita' di Tokyo.