Una classifica delle eccellenze più richieste
L’indagine è stata fatta tramite sondaggi a campione che hanno toccato tutte le regioni italiane, le grandi città, ma soprattutto le località di mare, i laghi e la montagna. Con domande semplici e dirette, rivolte ai titolari e gestori dei migliori locali made in Italy, ristoranti, enoteche, lidi in riva al mare, rifugi di montagna, locali di tendenza, hanno risposto in modo vario, ma con un unico comune denominatore: vini bianchi e rosati, di pronta beva e fruttati. Vengono richiesti soprattutto nelle località di villeggiatura come la costiera Amalfitana, costa Smeralda o Cefalù, in Calabria, Liguria e Salento. Insieme all’ormai consolidatissimo Prosecco, consumato per aperitivo o come ingrediente di tanti cocktail, sul lungo mare di Riccione restano a far da protagonisti nelle tavole e nei locali il Lambrusco ed il Pignoletto frizzante, non dimenticando che il primo, è uno dei vini più conosciuti al mondo, ottimo freddo e apprezzato per la sua spuma vivace con sentore di violetta che si addice bene al ‘viver giovanile’. Ma andando in giro si chiedono, vini bianchi come il Roero Arneis, Traminer e Friulano, ma anche i rossi della tradizione come il Teroldego, lo Schioppettino, la Barbera, con temperature di servizio al di sotto della media, accanto ai nostri spumanti di pregio, ormai dei veri e proprio “Must” come i Franciacorta e Trento DOC, che la fanno da protagonisti dalle regioni alpine, dal Piemonte al Friuli attraversando lo stivale fino alla Sicilia.
Sulle coste da nord a sud sono molto richiesti i vini Rosati (multifunzionali, freddi come i migliori bianchi, con una buona struttura come i grandi rossi ) insieme ai classici come il Nero D’Avola, Montepulciano d’Abruzzo, Negroamaro e Algianico. In leggera controtendenza la Toscana, nonostante il caldo, si preferisce il rosso: accanto al Vermentino, la Vernaccia e ai Rosati a base di Sangiovese nuove proposte, sulle tavole si consumano infatti principalmente Vino Nobile di Montepulciano, Morellino di Scansano e Chianti. Anche se non si può dimenticare che, soprattutto per la cena al fresco di una terrazza, di un giardino o una delle più belle piazze d’Italia, con una seconda pietanza a base di carne, non si rinuncia ad un ottimo Brunello di Montalcino, un Barolo, l’Amarone o un Super Tuscan.
Proprio al centro dell’Italia e soprattutto in Toscana c’è una forte richiesta di vino biologico, non a caso è la regione al primo posto per produzione di prodotti Bio, Food e Wine. I turisti, soprattutto, tedeschi, austriaci e nord europei scelgono spesso queste zone proprio per degustare e acquistare prodotti bio. Nonostante la crisi economica assistiamo quindi a un ritorno generale ai prodotti autentici e genuini, inoltre è immutata la tendenza a degustare vini di alta qualità: prodotti che tengano conto anche della tutela del territorio e dell’impatto ambientale.
Curiosità, anche se ancora non hanno trovato la giusta collocazione nel mercato, i vini rossi da frigo da bere intorno agli 8 gradi. Un vino con pochi tannini che non si trova facilmente in enoteca, ma in alcuni locali del Centro. Preferito da consumatori con un’età dai 25 ai 40 anni, è un vino versatile che si addice a piatti estivi come il pesce fresco o insalate di pasta.