SIENA. Nello stand di Mirafiore & Fontanafredda al Vinitaly di Verona venerdì (9 aprile) è stato presentato il libro "Mirafiore & Fontanafredda – storie di vino e di amori", pubblicazione voluta e finanziata dalla Fondazione Monte dei Paschi L’incontro è stato aperto da un intervento di Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps, che ha riassunto i momenti chiave del lungo rapporto che dal 1932 lega le sorti dell’azienda vitivinicola di Serralunga d’Alba a quelle del Monte dei Paschi, prima della banca e dal 2008 della Fondazione, con il 36 per cento delle quote dell’azienda di cui è presidente Carlo Ceccarelli, che anche nel 2009 ha visto crescere utili (1,7 milioni di euro) e fatturato (35,870 milioni). Piemonte e Toscana dunque uniti in un percorso comune, in un cammino che ha attraversato il Novecento per sfociare nel nuovo millennio.
Oscar Farinetti (amministratore delegato di Mirafiore & Fontanafredda) è intervenuto ribadendo l’importanza del sodalizio piemontese-toscano e per presentare al folto gruppo di giornalisti convenuti due grandi novità: la neonata linea di vini Mirafiore (solo rossi eccellenti di Langa) e la nascente Fondazione Emanuele di Mirafiore per la cultura e la buona agricoltura, la cui attività e operatività avrà inizio il prossimo autunno.
Lorenzo Tablino, autore del volume insieme ad Anna Sartorio, si è quindi soffermato sulla nobile figura del conte Emanuele Guerrieri di Mirafiore, grande enologo e imprenditore che nel 1878 diede l’avvio alla commercializzazione dei vini e degli spumanti prodotti dalla cantina piemontese. Il libro narra la storia di Fontanafredda che comincia ad avvicinarsi ai 130 anni di vita partendo appunto dalle origini, basate soprattutto su fonti orali, per poi pian piano diventare testimonianza certa, attraverso, documenti, personaggi di ogni tipo, nobili, fattori, manager, umili contadini ed operai.
La presentazione del libro si è fatta ancora più gustosa sul finale, con l’arrivo dello chef Cesare Giaccone, che ha servito un Filanger di trippa con sorpresa della Val Varaita abbinato al Barolo Riserva 2004 Mirafiore.
Oscar Farinetti (amministratore delegato di Mirafiore & Fontanafredda) è intervenuto ribadendo l’importanza del sodalizio piemontese-toscano e per presentare al folto gruppo di giornalisti convenuti due grandi novità: la neonata linea di vini Mirafiore (solo rossi eccellenti di Langa) e la nascente Fondazione Emanuele di Mirafiore per la cultura e la buona agricoltura, la cui attività e operatività avrà inizio il prossimo autunno.
Lorenzo Tablino, autore del volume insieme ad Anna Sartorio, si è quindi soffermato sulla nobile figura del conte Emanuele Guerrieri di Mirafiore, grande enologo e imprenditore che nel 1878 diede l’avvio alla commercializzazione dei vini e degli spumanti prodotti dalla cantina piemontese. Il libro narra la storia di Fontanafredda che comincia ad avvicinarsi ai 130 anni di vita partendo appunto dalle origini, basate soprattutto su fonti orali, per poi pian piano diventare testimonianza certa, attraverso, documenti, personaggi di ogni tipo, nobili, fattori, manager, umili contadini ed operai.
La presentazione del libro si è fatta ancora più gustosa sul finale, con l’arrivo dello chef Cesare Giaccone, che ha servito un Filanger di trippa con sorpresa della Val Varaita abbinato al Barolo Riserva 2004 Mirafiore.