Un fatturato che si attesta intorno ai 25 milioni di euro

FIRENZE. Il 2025 segna il decimo anniversario per il Consorzio della Finocchiona IGP, dieci anni di artigianalità, territorio, qualità e lungimiranza.
Un grande traguardo che arriva dopo un anno, che ha visto un aumento della quantità di insacco fino a 2 milioni e 400 mila chilogrammi, volumi quasi raddoppiati rispetto all’anno di fondazione del Consorzio, per un fatturato che si attesta intorno ai 25 milioni di euro.
Un incremento che riflette il crescente apprezzamento sia a livello nazionale che internazionale: sebbene l’Italia rimanga il primo mercato con il 69,5%, cresce la Germania che raggiunge il 17% (su un totale del 25% dell’export in Ue) e l’Inghilterra che arriva al 3,5%, confermandosi il primo paese extra-UE per consumi.
L’anniversario del Consorzio, realtà che riunisce 38 produttori delle colline toscane, è stato celebrato in Palazzo Strozzi Sacrati.
La celebrazione dell’anniversario è stata anche l’occasione per ripercorrere l’evoluzione del Consorzio sia in termini di numeri che di attività intraprese, soprattutto a livello di sostenibilità. Tra i progetti più significativi che in questi anni hanno visto protagonista il Consorzio spicca l’Oasi della Finocchiona IGP, un’iniziativa nata dalla collaborazione con 3Bee, la climate tech company leader nella tecnologia per la protezione degli ecosistemi, che ha portato alla nascita di un complesso di alveari tecnologici e piante autoctone nelle colline vicino Cortona. Un impegno concreto in termini di sensibilizzazione verso la qualità della vita delle api e la biodiversità del loro habitat, che ha generato un impatto su circa 300mila api e 300 milioni di fiori impollinati l’anno. Il progetto ha inoltre dato vita a numerose ricette ideate con la Finocchiona e il miele prodotto negli alveari, un matrimonio vincente che ha evidenziato la liaison tra il Consorzio e i ristoratori della regione.