Se n'è parlato al Forum Montepaschi sul Vino Italiano
All’interno del suggestivo Salone della Rocca di Piazza Salimbeni, sede di Banca Mps, le istituzioni del territorio hanno tracciato gli scenari e le prospettive in un contesto globalizzato per il vino delle Terre di Siena. Presenti Antonio Vigni, Direttore Generale Banca Mps; Gianni Salvadori, assessore all’Agricoltura della Regione Toscana; Anna Maria Betti, Assessore all’Agricoltura e al Turismo della Provincia di Siena e Franco Ceccuzzi, Sindaco di Siena. A seguire la tavola rotonda, moderata dal giornalista Carlo Cambi, ha visto protagonisti Mario Marzucchi, Presidente di Mps Tenimenti; Fabio Carlesi, Segretario generale di Enoteca Italiana; Cesare Cecchi, Presidente Associazione Industriali della Provincia di Siena; Alessandro Cinughi de’ Pazzi, presidente Confagricoltura di Siena; Fausto Ligas, Presidente Coldiretti di Siena; Luca Marcucci, Presidente della Confederazione Italiana Agricoltori Siena.
Durante la mattinata Marcello Lucci, dell’area research di Banca Mps, ha presentato i risultati della ricerca “Il settore vitivinicolo in Toscana e in Provincia di Siena” che ha coinvolto 38 aziende vitivinicole toscane di cui 15 espressione della provincia senese.
Fatturati in crescita nel 2011, in miglioramento nel 2012
Il 52% delle imprese toscane dichiara che concluderà il 2011 con un aumento del fatturato di vino, grazie soprattutto alla vendite all’estero (il 75% dichiara infatti che la dinamica dei prezzi è stabile). In Provincia di Siena la percentuale di aziende che prevede un aumento fino al 5% è pari al 25%. Identica percentuale anche per le realtà che prevedono vendite stabili.
Il 2012 del vino toscano si annuncia migliore del 2011. Sempre in tema di fatturato, infatti, il 59,1% degli intervistati ipotizza un incremento superiore al 5%. In provincia di Siena, circa il 70% ipotizza un aumento superiore al 5% del proprio fatturato. A livello regionale l’effetto prezzi è atteso meno forte che nel resto d’Italia, con una maggiore quota di operatori che si aspetta prezzi stabili.
L’export si allarga a Cina e Russia
In Toscana la crescita dell’export 2011 è segnalata in modo ancora più significativo che nella media italiana. Il 68,2% delle aziende, infatti indica un aumento. Non solo: più del 54% risponde che l’aumento sarà superiore al +5% annuo. Anche per la Toscana, è in atto una dinamica positiva, con un incremento del 16,2% delle esportazioni di vino registrate nel primo semestre 2011. Buono il trend anche per la provincia di Siena, dove le esportazioni aumentano, nello stesso periodo, dell’11,5%. I mercati più dinamici, come a livello nazionale, sono la Cina, la Russia, l’America Latina e il Canada che si vanno ad aggiungere ai mercati più consolidati (Germania, Regno Unito e Stati Uniti). Per quanto riguarda il 2012 oltre il 50% delle aziende prospetta un incremento superiore al 5% (contro il 41,6% registrato a livello nazionale).
Il vino toscano si vende nella GDO (Grande Distribuzione Organizzata)
Il vino toscano si vende prevalentemente attraverso la GDO (che risulta invece il terzo canale a livello nazionale, dietro alla ristorazione e alla vendita diretta). In Toscana sono buone anche le performance della ristorazione e quelle di enoteche e wine bar. La GDO è la più utilizzata dalle famiglie, sopratutto per i vini a denominazione, in ragione della facilità di accesso e della varietà di scelta. Le enoteche e i wine bar sono una buona opportunità per i prodotti di fascia alta o per intercettare nuovi consumatori.
La burocrazie frena le aziende
Se a livello nazionale è centrale il rapporto tra prezzo/costo e la riduzione dei consumi interni, le aziende toscane puntano il dito anche sulla normativa (eccesso di regolamentazione e burocrazia), mentre risultano meno preoccupanti i temi riferiti alla congrua remunerazione dei prezzi di vendita.
Il ruolo delle banche