Soddisfazione della presidente del Consorzio del Vino Orcia, Donella Vannetti, che annuncia la 4º edizione di Divin Orcia 2008 a San Quirico d’Orcia, cuore della Val d’Orcia senese: “L’evento si svolge in contemporanea con la Festa dell’Olio di San Quirico d’Orcia: ringrazio il Sindaco Marileno Franci che ci ospita nella splendida sede di Palazzo Chigi , i soci, i consiglieri e il Vice Presidente l’Azienda Forte, per l’impegno profuso in questo ultimo anno. Abbiamo colto l’occasione dell’evento per rivolgere al presidente Vannetti alcune domande.Al Suo terzo mandato: quale bilancio?
Sono orgogliosa di rappresentare Il Consorzio del Vino Orcia che, pur essendo tra i più piccoli in Toscana, sia per la consistenza delle superfici vitate sia come numero di produttori, dimostra una grande vitalità, sicuramente al di sopra delle nostre possibilità economiche. Ciò è possibile grazie anche alla collaborazione e al sostegno di persone, associazioni e istituzioni che, credendo nelle grandi potenzialità di questa DOC, si impegnano a rendere possibile la realizzazione di varie iniziative.Posso dire che tra i nostri consorziati ci sono aziende che hanno fatto la storia del vino continuando ad investire in ricerca e tecnologia, con lo scopo di fare della DOC ORCIA un vino di grande qualità. Il tutto coniugando tradizione e innovazione ad una buona conoscenza delle grandi possibilità di questo territorio unico al mondo.
Divin Orcia 2008: San Quirico d’Orcia. Quali le annate in degustazione?
Principalmente saranno in degustazione le annate Orcia Rosso Doc 2005 e 2006. In anteprima anche il 2007 appena imbottigliato: secondo il disciplinare un vino da immettere sul mercato giovane. Ho scelto San Quirico d’Orcia per ritornare alla culla dell’Orcia. Siamo nel cuore della Val d’Orcia senese forse la campagna più bella al mondo. Nel 2004 l’Unesco l’ha inserita nel patrimonio dell’umanità, primo territorio rurale ad essere premiato con questo riconoscimento. Proprio grazie alla tenacia di alcuni produttori di San Quirico d’Orcia nacque la Doc Orcia il 14 febbraio 2000 e insieme il Consorzio del Vino Orcia.
Un Consorzio in crescita: quali novità?
La Denominazione sta crescendo molto qualitativamente: il mercato e le guide di settore ci premiano. Sono diverse le realtà che si stanno interessando a questa Denominazione. Ad esempio un importante impulso potrà venire da cantine attigue al territorio per le quali è stata concessa una deroga sulla zona di vinificazione. Nuove cantine credono in questa Doc e intendono posizionarsi su un livello qualitativo medio alto paragonabile alle Doc più blasonate del territorio senese che faranno da riferimento per i piccoli produttori di uve Orcia non vinificatori.
Altre strategie del Consorzio?
Mi pongo l’obiettivo di crescere, aumentare le aziende socie, le quantita’ di prodotto, la qualita e avere sempre maggiore visibilita’, per questo occorre fare una buona comunicazione ed essere presenti agli appuntamenti piu’ prestigiosi , presentarsi ai nuovi mercati. Lo sviluppo del Consorzio si concretizza con l’impegno di tutti produttori a lavorare bene, a immettere al consumo un Orcia di qualita’ , ma anche grazie a un’intensa collaborazione con le Istituzioni: tutti negli anni ci hanno supportato nell’organizzazione di eventi, nelle agevolazioni economiche , fiscali e legislative. La credibilità che il Consorzio ha stabilito negli anni verso le istituzioni, le associazioni di categoria è molto solida. Nella mia presidenza ho cercato di promuovere la conoscenza del vino Orcia, per questo ho investito in comunicazione: impegnando la maggior parte del budget in una agenzia di PR che ci segue in tutti gli eventi: Vinitaly, Divin Orcia, educational giornalisti.
Quali legami col territorio della Doc: 13 Comuni è così vasto?
Quando progettai il Divin Orcia volli proprio creare un evento itinerante attraverso tutti i Comuni della Doc percorrendone metaforicamente anche le specialità gastronomiche. Tra le novità di questo anno una rinnovata sinergia con la Strada del Vino Orcia: insieme abbiamo riprogettato la brochure, abbiamo organizzato un delizioso Calici di Stelle e volentieri ospitiamo la Strada all’interno del nostro Divin Orcia. Non credo che una Denominazione sia scindibile dal proprio territorio.
Si prevedono modifiche al disciplinare?
Di base il Consorzio di “tutela” punta alla valorizzazione di vitigni autoctoni quali “Sangiovese”,"Foglia Tonda”, “Colorino”, “Canaiolo” e altri vitigni internazionali riconosciuti dalla Regione Toscana. La produzione dei vini Orcia dovrà sempre più seguire una doppia filosofia: quella di aumentare l’invecchiamento per i vini creando una Riserva. Inoltre, stiamo pensando di aumentare la percentuale di sangiovese. Vorrei sottolineare che nell’Orcia alcuni produttori, senza obbligo del disciplinare, hanno autonomamente deciso di affrontare la sfida di un vino Orcia sangiovese in purezza. Scelta libera, ma la sfida ci premia sia in Italia che all’estero.
Quali i punti di forza di questa giovane denominazione senese?
La possibilità di proporre a prezzi interessanti per le cantine un Orcia ben fatto è ancora alta e sono ampi gli spazi di mercato da occupare, soprattutto nella fascia medio alta. Certo andrà aumentata negli anni la produzione in numero di bottiglie e le aziende non possono prescindere da investimenti in marketing e comunicazione. Il Vino poi è uno di quei prodotti che richiede grande cura, professionalità, senza dimenticare la grande passione, tutti elementi fondamentali per dare un carattere a questo prodotto. Solo così è possibile fare di ogni annata un vino eccellente, che si faccia riconoscere e apprezzare: ecco come lavorano le nostre aziende. Amici della Doc Orcia vi aspettiamo a San Quirico d’Orcia per un saluto e per degustare insieme interessanti novità.