SAN GIMIGNANO. "Per il vino Vernaccia di San Gimignano i controlli non hanno rivelato nessuna irregolarità. Neanche un litro di Vernaccia è stato posto sotto sequestro, nè nell’azienda ispezionata alcuni giorni fa, nè nelle altre, che hanno avuto solo normali controlli di routine".
Pare, dalle parole del presidente del Consorzio della denominazione San Gimignano, Giovanni Panizzi, che i controlli nelle cantine che producono Vernaccia non abbiano consentito l'avvio di alcuna procedura giudiziaria.
Parole che servono anche a mettere a tacere le "malelingue" che ormai non fanno che parlare delle indagini a Montalcino e Montepulciano e che, accanto a queste vicende, si erano apprestate a mettere anche i controlli nelle aziende vinicole di San Gimignano.
"Due settimane fa invece – precisa Panizzi – furono sequestrati circa 30 ettolitri di vino rosso, l’equivalente di circa 4.000 bottiglie, in una cantina socia. Dal controllo nasce il sospetto che in quella cantina vengano usati trucioli di legno per l’invecchiamento di vino rosso forse destinato a diventare vino San Gimignano Rosso doc, ma che ancora non era divenuto tale. E comunque quel vino è stato già dissequestrato".
Panizzi, solo a proposito di questo sequestro, ha specificato che «i chips, i trucioli di legno, sono vietati dalla legge per le Docg e le Doc (quindi per la Vernaccia e il San Gimignano Rosso), ma sono permessi per gli Igt e i vini da tavola, tipologie che vengono prodotte entrambe anche sul territorio di San Gimignano".
Pare, dalle parole del presidente del Consorzio della denominazione San Gimignano, Giovanni Panizzi, che i controlli nelle cantine che producono Vernaccia non abbiano consentito l'avvio di alcuna procedura giudiziaria.
Parole che servono anche a mettere a tacere le "malelingue" che ormai non fanno che parlare delle indagini a Montalcino e Montepulciano e che, accanto a queste vicende, si erano apprestate a mettere anche i controlli nelle aziende vinicole di San Gimignano.
"Due settimane fa invece – precisa Panizzi – furono sequestrati circa 30 ettolitri di vino rosso, l’equivalente di circa 4.000 bottiglie, in una cantina socia. Dal controllo nasce il sospetto che in quella cantina vengano usati trucioli di legno per l’invecchiamento di vino rosso forse destinato a diventare vino San Gimignano Rosso doc, ma che ancora non era divenuto tale. E comunque quel vino è stato già dissequestrato".
Panizzi, solo a proposito di questo sequestro, ha specificato che «i chips, i trucioli di legno, sono vietati dalla legge per le Docg e le Doc (quindi per la Vernaccia e il San Gimignano Rosso), ma sono permessi per gli Igt e i vini da tavola, tipologie che vengono prodotte entrambe anche sul territorio di San Gimignano".