VALDORCIA. “Percorrendo i 13 Comuni senesi su cui insiste l’Orcia DOC – dichiara la Presidente del Consorzio Orcia Donella Vannetti – produttori ed agronomi sono nel complesso soddisfatti circa la maturazione delle uve, con previsioni di leggero anticipo, 5-6 gg, sulla vendemmia. Dopo un inverno ed una primavera con buona piovosità, con un andamento climatico invernale caratterizzato da un bel freddo, le viti sono arrivate almeno fino all’ invaiatura con delle buone riserve idriche” Per quanto riguarda la Valle dell’Asso, anche a San Giovanni d’Asso, Comune famoso per il tartufo bianco, certamente la ricchezza di acqua ha favorito lo sviluppo dei grappoli e degli acini stessi. I lavori in atto nelle vigne, ad opera dei vignaioli Vannetti e Mencarelli, sono rivolti alla selezione dei grappoli in modo da presentare agli enologi, tra cui Andrea Mazzoni, la migliore selezione di grappoli della Val d’Asso.
Da non trascurare inoltre che il Sangiovese predilige suoli sciolti dove l'accumulo di acqua è minore rispetto a suoli argillosi nei quali meglio si adattano alcuni vitigni francesi che spesso sono caratterizzati da grappoli ed acini medio piccoli. Dal punto di vista sanitario il susseguirsi delle piogge primaverili ha impegnato i viticoltori con trattamenti anticrittogamici settimanali con una preventiva ed attenta disposizione dei tralci, ordinati per ottenere ventilazione dell'apparato fogliare e del grappolo. La grandine di fine maggio ha causato un calo di produzione dovuto proprio al distaccamento dei giovani grappoli in formazione, mentre la vegetazione si è completamente ripresa. Un tempestivo intervento con rame e zolfo ha permesso di scongiurare problemi fitosanitari per foglie e grappoli. Attualmente le vigne coltivate a Sangiovese e Merlot hanno completato l'invaitura con un agostamento dei tralci regolare, mentre la stanno completando i vigneti coltivati a Petit Verdot e Cabernet Franc. Sono inoltre iniziate le operazioni di equilibratura dei carichi produttivi, lavoro in cui si cerca di mettere la pianta nelle condizioni migliori per la corretta maturazione del frutto.
Da Castiglione d’Orcia l’azienda Santa Maria di Mario Colleoni denuncia una stagione con andamento irregolare: dopo la prima fase buona vegetativa si sono avuti alcuni problemi quali grandine (danni sopratutto all'apparato fogliare) e oidio direttamente sui grappoli. Al momento ottima la lignificazione, non altrettanto l'invaiatura (irregolare, anche sulla stessa pianta); impianto fogliare imperfetto (causa grandine).
Si prevede una vendemmia intorno al 10/15 di settembre. Sempre da Castiglione d’Orcia l’Azienda Podere le Mulina dichiara una fotosintesi che procede bene, con una situazione fitosanitaria molto buona, nonostante il neo della grandinata in maggio. Passiamo ora alla vendemmia 2009 a Pienza : molto probabile una grande annata per l’Orcia Doc Di Capitoni Marco in Pienza. Piogge e giusto freddo, con una puntuale attenzione sia all’aspetto fitosanitario che alla gestione della chioma hanno permesso ai ceppi delle uve destinate all’Orcia di arrivare ad oggi con un apparato fogliare importante e assolutamente attivo. Per i vigneti di qualità dell’Orcia senese, si impone, continua Capitoni, un bel diradamento in pianta : ridurre il carico di uva stando attenti che i grappoli rimasti sulla pianta non si ingrossino troppo . Buone notizie anche dalla Val di Chiana: da Trequanda l’az. La Bandita si dichiara immune da grandinate e procede con costanza i trattamenti a base di zolfo e rame come vuole la conversione biologica intrapresa dalla produttrice Daniela Mariotti.
Sempre da Trequanda l’enologo Carlo Pilenga dell’Azienda Agricola Trequanda prospetta un’annata con una produzione leggermente inferiore al 2008 in quantità a causa di una minor presenza di grappoli generalizzata su tutte le varietà, per contro si prospetta un buon livello qualitativo grazie all’andamento climatico; buona, ma non eccessiva, dotazione idrica e ottime escursioni termiche in questi mesi estivi, che permettono alla vite la massima efficienza fisiologica sia in termini di accumulo di zuccheri che dello sviluppo del quadro polifenolico ed aromatico. Relativamente alla vendemmia si inizierà ai primi di settembre con lo Chardonnay, mentre per il Sangiovese non si prevede di iniziare prima del 20 settembre. Da San Casciano dei Bagni, il produttore Alberto Ravazzi ci tiene a sottolineare il buon servizio agrometeorologico dedicato agli agricoltori e messo a disposizione dall’ARSIA della regione toscana (www.arsia.toscana.it) , che ha permesso di prevenire eventuali attacchi di oidio e peronospora. Grandi lavori di gestione della chioma e di selezione dei grappoli.