Dal 12 al 14 maggio la 21esima edizione a Sambuca di Sicilia (Ag): Vini valutati per qualità e legame con il territorio di origine
SIENA. Ai nastri di partenza l’edizione 2023 del Concorso Enologico internazionale Città del Vino, le cui selezioni si svolgeranno dal 12 al 14 maggio a Sambuca di Sicilia (Ag), nel cuore della Valle del Belice, all’interno del programma Menfi Città Italiana del Vino 2023. Saranno 1.400 i vini in concorso, di cui 1.170 italiani e 230 stranieri (da 10 paesi) ; oltre a 80 grappe. La premiazione si terrà a Roma nella Sala della Protomoteca in Campidoglio il 7 luglio.
Il concorso – alla 21esima edizione – mantiene inalterato nel tempo il suo spirito: valutare i vini non tanto e non solo dal punto di vista tecnico (la loro qualità oggettiva), ma soprattutto per il loro legame con il territorio, per la loro capacità di emozionare e per ribadire il valore del rapporto tra le Aziende e i Comuni. Sindaci e produttori, infatti – spiega Città del Vino -, sono idealmente uniti nella promozione delle tradizioni e delle eccellenze enologiche che li contraddistinguono e ricevono entrambi i riconoscimenti da mostrare in cantina e anche in Municipio.
Quest’anno la novità è la collaborazione con Assoenologi come partner tecnico: una collaborazione che non si limita alla sola realizzazione del concorso ma che avrà contenuti anche di natura strategica a sostegno delle buone pratiche per la viticoltura di qualità. È stato infatti siglato un accordo che si propone, in sintesi, di attuare azioni comuni volte a promuovere il patrimonio vitivinicolo italiano come un particolare aspetto della cultura del territorio, a difendere la biodiversità viticola, i vitigni autoctoni e antichi e le buone pratiche per rendere sempre più sostenibile la coltura della vite e a programmare azioni di formazione non solo per quanto riguarda gli aspetti tecnici ed agronomici, ma anche quelli enoturistici. “Non ultimo – afferma Angelo Radica Presidente di Città del Vino – l’impegno congiunto a sostenere con specifiche azioni la tutela della viticoltura italiana, sia in sede istituzionale nazionale sia in sede europea e internazionale: il tema recente del ‘nutriscore’ proposto in sede europea, è costantemente monitorato visto il momentaneo accantonamento di una misura che avrebbe pesato negativamente sui prodotti agroalimentari italiani, vino compreso, pur condividendo in generale la necessità di attuare politiche a tutela della salute delle persone; non è criminalizzando il vino che questa tutela può essere portata avanti”.
I VINI IN CONCORSO
Diciannove regioni italiane presenti: prima regione è la Sicilia con 121 etichette, seguono la Sardegna con 101, quindi Emilia Romagna e Piemonte con 85 vini partecipanti, seguono la Toscana 76 e il Lazio 72.
Fra i vini stranieri, la partecipazione maggiore arriva dal Portogallo con 99 vini, Moldova 77 e Brasile23. Quindi Croazia Germania, Spagna, Austria, Francia, Lussemburgo e Corea del Sud.
Partecipano tutti i vini, purché Dop (Doc e Docg) e Igp. In palio Gran Medaglie d’Oro, Oro e Argento, simbolo per le aziende di un vero e proprio attestato di certificazione della qualità dei loro vini, pur tenendo conto che solo il 30% dei campioni presentati può ottenere il riconoscimento come stabilito sia dal Ministero, sia dall’OIV.
Il Concorso è organizzato dall’Associazione Nazionale Città del Vino fin dalla sua ideazione nel 2001, autorizzato dal Masaf (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste) e con il supporto scientifico dell’OIV (Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino).