In provincia di Siena situazione non uniforme
SIENA. Entra nel vivo la raccolta delle olive. Anche quest anno in provincia di Siena (in linea con le medie nazionali e regionali), si registra una sostanziale contrazione della produzione olivicola (almeno di un terzo in meno rispetto alle medie. La situazione non è uniforme sottolinea la Cia Siena -, si trovano zone in cui abbiamo una carica produttiva abbondante ed altre dove la produzione è praticamente inesistente.
«Una situazione che si ripete un po ovunque in provincia di Siena a macchia di leopardo commenta il presidente Cia Siena, Valentino Berni -; con oliveti carichi ed altri senza olive anche a pochissima distanza fra di loro. La scarsità o la totale assenza produttiva deriva dal forte abbassamento termico causato dal vento siberiano Burian a cavallo tra febbraio e marzo scorso e successivamente dai venti caldi intervallati da copiose piogge verificatesi nella fase di fioritura».
Le piante, talvolta con le chiome del tutto secche o deperite dovranno essere recuperate con drastiche potature nella prossimo fine inverno-inizio primavera per cui purtroppo non daranno alcuna produzione nemmeno nei prossimi anni. Le piante che hanno patito i maggiori danni da freddo sono della varietà frantoio, mentre il leccino – e soprattutto il moraiolo – hanno registrato minori problemi e in molti casi sono cariche di olive.
«E’ ancora difficile dire con esattezza di quale entità possa essere la diminuzione della produzione olearia- prosegue Berni -, perché bisognerà vedere anche quali rese produttive ci saranno al frantoio a seconda delle varietà alla raccolta, ma si ipotizza che il calo non sia inferiore del 30% rispetto alle medie produttive attese».
«Se per quanto riguarda la quantità olio-olivicola ci può essere apprensione da parte dei produttori e frantoiani – commenta Luca Marcucci, vicepresidente Cia Siena -, sul fronte della qualità, ormai, arrivati in prossimità della raccolta ci attendiamo un buon olio, di alta qualità, tranquillizzati dal fatto che gli attacchi di mosca olearia fino ad ora sono stati molto sporadici e comunque mai preoccupanti. Occorrerà quindi che i consumatori intenzionati ad acquistare e consumare olio prodotto nei nostri territori provvedano per tempo a rivolgersi ai loro usuali fornitori, aziende agricole o frantoi per acquistare l’olio locale, prima di essere costretti ad acquistare olio proveniente da altri paesi mediterranei».