"Da qui passa la tutela del Made in Italy"
SIENA. “Nonostante il ritardo, visto che l’interrogazione era del 2015, sono soddisfatta della risposta avuta oggi dal sottosegretario Giuseppe Castiglione, ma soprattutto degli atti concreti compiuti dal Governo a partire dal decreto per la totale tracciabilità in cui si prevede l’indicazione obbligatoria dell’origine per i prodotti lattiero caseari nel nostro Paese. Nell’interrogazione mi riferivo all’uso di latte non italiano o in polvere in prodotti venduti come prodotti italiani o addirittura locali. Il nuovo sistema di etichettatura rappresenta una vera e propria sperimentazione in Italia su latte, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini. Si applicherà a latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale. Un buon risultato per dare più valore al latte e al faticoso lavoro degli allevatori. Uomini e donne che con il loro lavoro, molto spesso, sono l’unico presidio in aree montane e disagiate e che meritano che al loro prodotto venga riconosciuto un prezzo più dignitoso.
Difendere il Made in italy significa dire ai consumatori la verità, raccontare la storia e la strada compiuta della materia prima e quindi far comprendere il valore di un prodotto. Solo così si permette al consumatore di poter scegliere. Credo che la piena trasparenza sia un buon investimento per tutelare allevatori e attività di trasformazione connesse”.Così Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera commenta la risposta ricevuta oggi dal sottosegretario all’agricoltura Giuseppe Castiglione, all’interrogazione in cui, insieme a altri colleghi democratici, veniva chiesto al Governo di mettere in campo, nel confronto aperto con la Commissione europea, tutte le iniziativa utili al rafforzamento della filiera del latte e a sostegno della giusta valorizzazione delle produzioni casearie di qualità, scongiurando il pericolo dell’uso del latte in polvere nei prodotti caseari a denominazione.