MONTALCINO. Una ricercatrice del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) ha dimostrato l’origine meridionale del vitigno Sangiovese in seguito alla diffusione della viticoltura dalla Grecia verso l’Europa occidentale. Il Sangiovese dal mezzogiorno è poi approdato in Toscana, a Montalcino. La scoperta di Marica Gasparro le è valso il diploma di eccellenza scientifica del Premio internazionale Brunello di Montalcino, riservato ai giovani ricercatori under 35 edizione 2015.
La giovane è riuscita attraverso varie analisi (dall’ampelografia, alle ricerche storiche, alla caratterizzazione molecolare) a scoprire i . il pedigree del Sangiovese; analizzando la collezione di germoplasma viticolo, sono stati individuati due genitori “putativi” del Sangiovese, il Ciliegiolo e il Negrodolce, antica varietà recuperata nella Puglia meridionale considerata perduta nel secolo scorso. Inoltre, nella ricerca del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, è stato riscontrato che tre varietà di vini recuperate in Calabria e in Sicilia (Gaglioppo di Cirò, Mantonicone e Nerello Mascalese) derivano dall’incrocio con il Sangiovese.