di Roberto Cappelli
MONTALCINO. In uscita a fine mese nelle librerie “Brunellopolis – La fama del vino più famoso d’Italia raccontata dai media”, rassegna stampa anomala e ragionata a cura di Guelfo Magrini, Ali&no editrice, Perugia.
La presentazione alla stampa avrà luogo presso il Museo del Brunello (Fattoria dei Barbi) il 21 Febbraio alle ore 17.
Su “Brunellopolis” se ne raccontano delle belle in merito alla vicenda dell'attentato alla verginità del Sangiovese grazie alla stampa di tutto il mondo. Una rassegna diversa, che per forza di cose non ha potuto prender altro che un aspetto “antagonista” rispetto alla sua sorella coccolata in carta patinata lucida, assumendo il ruolo di una cenerentola molto meno educata della categoria. Per farlo occorreva però rivoluzionare lo schema classico, cronologicamente orientato, e affidare le testimonianze agli argomenti, anticipandole o posticipandole in base ad una sequenza temporale intellettuale, ovvero arbitraria… Si tratta in sostanza – come recita il sottotitolo – di una rassegna stampa anomala e ragionata. Anomala perché non vi si esaminano solamente gli articoli comparsi sulle grandi testate giornalistiche ma si mettono in luce anche tutti quei commenti più o meno anonimi, di semplici appassionati o di tecnici e produttori, depositati durante la vicenda trattata nei vari siti internet interessati al mondo del vino. Ragionata perché ogni tema relativo al Brunello e alla sua ultima vicenda giudiziaria e umana è introdotto, trattato e commentato dall’autore.
Il contenuto di questo saggio riporta in testo originale, come desumibile dalle note identificative riportate a margine di ogni citazione, articoli e commenti sul Brunello di Montalcino usciti nel periodo Marzo – Agosto 2008 sulla stampa nazionale e sui fogli informatici specializzati della rete internet. E’ opportuno comunicare che non esiste nell’opera una sequenza temporale lineare, ma articoli e commenti sono posizionati nel testo in base all’argomento di ogni capitolo.
Il denominatore comune di tutti gli articoli e commenti selezionati per argomento viene fornito dalle considerazioni dell’autore, che assumono perciò un carattere di riflessione personale sui massimi sistemi. Brunellopolis significa letteralmente cittadinanza del Brunello, intendendo con ciò l’insieme di tutte le forze materiali e immateriali che sono in campo nella produzione, promozione e commercializzazione di questo vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, figlio delle colline senesi. Una definizione che in sé non avrebbe nulla di negativo, ma che usata in frangenti d’interesse giudiziario, facendola derivare direttamente dalla nota tangentopoli, vorrebbe significare il torbido che si agita sotto i mosti spumeggianti di questo mito dell’enologia contemporanea. Una cosa importante da considerare è che però in questa epoca il Brunello ha raggiunto una notorietà che nessun altro vino ha mai toccato, testimoniata dal costante interesse della stampa nazionale ed internazionale sulle vicende, positive o negative, che lo riguardano. Nei recenti travagli che hanno investito il mondo vinicolo toscano, e specialmente il suo gioiello riconosciuto, il Brunello di Montalcino, la stampa in generale ha giocato un ruolo importante; negativo, come affermato da più parti, o positivo, secondo il parere dei tanti scudi che si sono levati a difesa, sia provenienti dalle sue stesse file (o da esponenti del comparto economico a vario titolo), sia indirizzati dalla platea abbastanza consistente dei lettori generici. Da qualsiasi parte si guardi, la questione ha dato luogo ad un serrato dibattito, realizzato prevalentemente grazie alla rete internet, tra tutti coloro che si sono sentiti toccati dalle vicissitudini diffusamente riportate dalle cronache.
La presentazione alla stampa avrà luogo presso il Museo del Brunello (Fattoria dei Barbi) il 21 Febbraio alle ore 17.
Su “Brunellopolis” se ne raccontano delle belle in merito alla vicenda dell'attentato alla verginità del Sangiovese grazie alla stampa di tutto il mondo. Una rassegna diversa, che per forza di cose non ha potuto prender altro che un aspetto “antagonista” rispetto alla sua sorella coccolata in carta patinata lucida, assumendo il ruolo di una cenerentola molto meno educata della categoria. Per farlo occorreva però rivoluzionare lo schema classico, cronologicamente orientato, e affidare le testimonianze agli argomenti, anticipandole o posticipandole in base ad una sequenza temporale intellettuale, ovvero arbitraria… Si tratta in sostanza – come recita il sottotitolo – di una rassegna stampa anomala e ragionata. Anomala perché non vi si esaminano solamente gli articoli comparsi sulle grandi testate giornalistiche ma si mettono in luce anche tutti quei commenti più o meno anonimi, di semplici appassionati o di tecnici e produttori, depositati durante la vicenda trattata nei vari siti internet interessati al mondo del vino. Ragionata perché ogni tema relativo al Brunello e alla sua ultima vicenda giudiziaria e umana è introdotto, trattato e commentato dall’autore.
Il contenuto di questo saggio riporta in testo originale, come desumibile dalle note identificative riportate a margine di ogni citazione, articoli e commenti sul Brunello di Montalcino usciti nel periodo Marzo – Agosto 2008 sulla stampa nazionale e sui fogli informatici specializzati della rete internet. E’ opportuno comunicare che non esiste nell’opera una sequenza temporale lineare, ma articoli e commenti sono posizionati nel testo in base all’argomento di ogni capitolo.
Il denominatore comune di tutti gli articoli e commenti selezionati per argomento viene fornito dalle considerazioni dell’autore, che assumono perciò un carattere di riflessione personale sui massimi sistemi. Brunellopolis significa letteralmente cittadinanza del Brunello, intendendo con ciò l’insieme di tutte le forze materiali e immateriali che sono in campo nella produzione, promozione e commercializzazione di questo vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, figlio delle colline senesi. Una definizione che in sé non avrebbe nulla di negativo, ma che usata in frangenti d’interesse giudiziario, facendola derivare direttamente dalla nota tangentopoli, vorrebbe significare il torbido che si agita sotto i mosti spumeggianti di questo mito dell’enologia contemporanea. Una cosa importante da considerare è che però in questa epoca il Brunello ha raggiunto una notorietà che nessun altro vino ha mai toccato, testimoniata dal costante interesse della stampa nazionale ed internazionale sulle vicende, positive o negative, che lo riguardano. Nei recenti travagli che hanno investito il mondo vinicolo toscano, e specialmente il suo gioiello riconosciuto, il Brunello di Montalcino, la stampa in generale ha giocato un ruolo importante; negativo, come affermato da più parti, o positivo, secondo il parere dei tanti scudi che si sono levati a difesa, sia provenienti dalle sue stesse file (o da esponenti del comparto economico a vario titolo), sia indirizzati dalla platea abbastanza consistente dei lettori generici. Da qualsiasi parte si guardi, la questione ha dato luogo ad un serrato dibattito, realizzato prevalentemente grazie alla rete internet, tra tutti coloro che si sono sentiti toccati dalle vicissitudini diffusamente riportate dalle cronache.