MONTALCINO. I produttori del Consorzio del Brunello di Montalcino riuniti in Assemblea nella cittadina toscana, hanno approvato il via libera a una svolta definita “epocale nella panorama del settore vinicolo italiano”: hanno deciso l’introduzione di tecnologie e metodi analitici a garanzia del DOCG. La decisione è stata presa dal Consorzio di concerto con il Ministero delle Politiche Agricole e la Camera di Commercio di Siena, che daranno vita al fianco del Consorzio, con i rispettivi rappresentanti, al Board di Garanzia che definirà i parametri analitici e gli strumenti operativi per garantire la purezza Sangiovese richiesta dal Disciplinare.
Il Board di Garanzia – formato da tre persone con specifiche deleghe di competenze – si avvarrà della consulenza di tecnici specialistici di fama internazionale nel settore dell’enologia, dell’agricoltura e della biologia. A questa soluzione concreta e pragmatica si è giunti attraverso un confronto tra il Consorzio ed il Governo grazie all’operato da Antonio Bonfiglio, sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali.
La decisione adottata dall’Assemblea conferma il rispetto del “Disciplinare” con l’introduzione oggi e per il futuro dei migliori e più innovativi strumenti e procedure di controllo che il mondo scientifico mette a disposizione per garantire, tra le altre, quattro priorità la purezza del Sangiovese nel Brunello; la conformità delle tecniche vitivinicole dalla vigna alla produzione; l’affinamento tradizionale in legno; la tipicità e l’origine del vino in termini territoriali.
L’assemblea del Consorzio ritiene che la decisione adottata vada nella direzione di risposta alle richieste dell’Ente americano TTB – Ufficio per il Commercio e la Tassazione di Alcol e Tabacco – in merito alla tutela di garanzia per la distribuzione dell’annata 2003 sui mercati Usa. A tale riguardo, il presidente Francesco Marone Cinzano ha comunicato all’Assemblea che l’ipotizzata valutazione circa eventuali provvedimenti restrittivi sull’importazione di Brunello negli Stati Uniti sarà oggetto di un incontro a Siena con una delegazione del TTB, nella settimana del 9 di giugno.
Oggi con l’adozione di metodi analitici di garanzia, che potranno rappresentare una linea guida e una pietra miliare nella certificazione di garanzia di tutto il vino italiano, il Brunello e i suoi produttori segnano un nuovo primato nel panorama legislativo vitivinicolo nazionale. Infatti, sono stati i produttori del Brunello di Montalcino tra i primi in Italia: negli anni ’30 ad aver ottenuto dallo Stato Italiano la delimitazione del territorio di produzione; nel 1966 ad aver introdotto il primo Disciplinare DOC in Italia; nel 1980 ad aver conseguito la denominazione DOCG; nel 1992 ad introdurre il criterio di valutazione della qualità dell’annata con il metodo da 1 a 5 stelle; nel 1994 a registrare una denominazione “DOCG” come marchio commerciale.
Il “sold out” al 31 maggio 2008 è stimato in circa 4.980.000 bottiglie vendute, rispetto alle 2.860.000 del 2007 (riferimento annata 2002) con un incremento di oltre il 74% per numero di pezzi e del 16% sul totale/anno di produzione.